Dopo giorni di ricerche è arrivata la notizia che nessuno avrebbe voluto ricevere: Silvano Fedel era uscito per una delle sue corse sulle sue montagne, non è più rientrato a casa e il suo corpo è stato ritrovato in fondo a un crepaccio.
Uno devi veri pionieri del nostro sport (partecipò anche al primo storico Mondiale ITU del 1989 ad Avignone), il trentino Silvano Fedel era amato e ben voluto da chiunque l’abbia conosciuto.
Di seguito un ricordo di una delle icone del triathlon italiano, Giancarlo Bettin.
«Silvano oltre che ad essere un super atleta ha sempre avuto una capacità di essere semplice e nello stesso tempo disponibile con tutti noi. Faceva parte del team di Piné e con noi del Laufer Club di Bolzano, Klaus, Astrid, Manu e Andreas, aveva un rapporto particolare. Una specie di fratellanza. L’ho visto un mese fa a Trento, sempre sorridente e pieno di battute… La sua perdita ci addolora tutti profondamente.»