Dopo i fuochi d’artificio del Challenge Daytona “PTO Championship” (leggi qui la trinews), la Professional Triathletes Organisation svela i suoi piani per il 2021.

Forti del grande successo di Daytona, e con l’obiettivo di dare ai triatleti professionisti la possibilità di guadagnarsi da vivere dignitosamente grazie ai loro risultati, PTO vuole proporre per il 2021 un vero e proprio circuito di gare.

PTO è convinta che l’unione tra gli atleti membri sarà la chiave del successo, così come conferma Tim O’Donnell, ambasciatore e vice presidente PTO: «Ho vissuto 13 stagioni da PRO e ho vinto più di 20 importanti triathlon e per me è stato davvero difficile guadagnarmi da vivere con questo sport. La maggior parte dei PRO del triathlon guadagna a malapena per pagarsi le bollette…».

La PTO sta lavorando per fare nel triathlon quello che negli anni ’70 fece l’ATP nel tennis: grazie all'”Association of Tennis Professionals” per i vincitori di Wimbledon si passò dal ricevere un paio di pantaloni agli attuali 3 milioni di dollari.

Grazie al miliardario Michael Moritz, ad un gruppo di investitori privati e ai migliori triatleti del momento, la PTO proporrà per il 2021 un circuito mondiale di quattro gare individuali e una a squadre, la Collins Cup, già in calendario per il 22 maggio.

Ciascuna delle 4 gare individuali si disputerà sulla distanza del triathlon 100 (1.9K di nuoto, 77.1K di bici e 21K di corsa), avrà 1 milione di dollari montepremi, 60 triatleti per sesso al via e premi assegnati per i primi 20.

Elisabetta Curridori sorridente con la bandiera dei 4 mori della sua Sardegna, al traguardo del PTO Championship 2020 Challenge Daytona chiuso con un brillantissimo nono posto
Elisabetta Curridori sorridente con la bandiera dei 4 mori della sua Sardegna, al traguardo del PTO Championship 2020 Challenge Daytona chiuso con un brillantissimo nono posto