Non era certo tra i favoriti della vigilia, ma al traguardo il triatleta statunitense Matt Hanson si è portato a casa il secondo posto assoluto della PTO Championship, facendo segnare il miglior parziale nei 20K finali di corsa.
Foto: © Tommy Zaferes / Professional Triathletes Organisation
TRINEWS PTO CHAMPIONSHIP 2020 (cronaca, foto, video, classifica)
«È stata un’annata dura, soprattutto quando Kona è stata ufficialmente cancellata. Ma io sono un eterno ottimista ed ero certo di poter gareggiare entro la fine della stagione.»
«Prima del via di Daytona pensavo al massimo a una top ten, ma avrei dovuto fare il nuoto della vita, che invece non è arrivato… Ma sono riuscito a mettere insieme una buona combinazione bici-corsa.»
«Anche se gli spalti erano vuoti, durante la corsa c’era una bella energia e si sentiva il supporto del pubblico. Quando sono sceso dalla bici, mi sono sentito subito bene, anche il fastidio alla schiena dell’ultimo tratto di bici è sparito.»
«Nei primi chilometri a piedi ho dovuto lottare con i crampi, poi sono riuscito anche grazie ai ristori a gestire bene il ritmo e non ho più avuto problemi.»
«Quando ho visto Alistair (Brownlee, ndr) a bordo strada che camminava ho pensato che tutti in queste gare siamo sul filo del rasoio e a volte… ci tagliamo. Ma a me è andata decisamente bene, sono riuscito anche a superare George (Godwin, ndr) nel finale: ci ho provato, ho aumentato il passo, sapevo che potevo saltare, mi è già successo, ma ci ho creduto ed è andato tutto nella maniera migliore.»
«Gustav (Iden, ndr)? È stato il migliore, si è meritato la vittoria, ha fatto davvero una grande gara, complimenti a lui. Io sono davvero molto soddisfatto, quella di Daytona per me è stata sicuramente la mia miglior performance. Salire su quel podio è stato davvero incredibile!»
«Ora devo convincere il mio corpo a riprendere ad allenarsi, devo ancora pianificare la prossima stagione, ma sicuramente ci saranno tre appuntamenti clou: Collins Cup, Mondiali Ironman 70.3 e Mondiali a Kona.»
