Gara straordinaria del carabiniere azzurro Giulio Molinari che domenica 19 aprile al 2° Cannes International Triathlon ha dato dimostrazione di forza, talento e gestione mentale da “top triathlete”, schiantando i due campionissimi teutonici Jan Frodeno e Sebastian Kienle!

La scena che ho vissuto in diretta, a pochi metri dai protagonisti, è emblematica: Giulio Molinari è arrivato già da un paio di minuti al traguardo, trionfante con grande merito nella 2^ edizione del Cannes International Triathlon.

Siamo sulla mitica Croisette, tra due ali di folla, il cuore batte ancora forte per l’intensa emozione che Giulio ci ha appena regalato, soprattutto per come ha conquistato la sua medaglia d’oro, dominando dall’inizio alla fine.

Ancora qualche secondo e taglia il traguardo Jan Frodeno, triatleta che con pieno merito in questo momento è considerato il numero 1 al mondo del triathlon long distance e che nel suo palmares ha una serie impressionante di vittorie tra cui quello scintillante alloro olimpico alle Olimpiadi di Pechino 2008…!

Ebbene, il gigantesco e istrionico Jan si avvicina sorridente a Giulio e prima di stringergli la mano e complimentarsi porta la sua mano all’altezza della fronte e fa un gesto eloquente:

Chapeau! Sei stato davvero il più forte.
Che brividi!

Ma c’è dell’altro. Dopo qualche minuto, arrivato al traguardo al terzo posto Sebastian “motorcycle” Kienle, annichilito dal nostro Giulio proprio nel suo pezzo forte, la seconda frazione in “moto”, ho assistito a un altro siparietto davvero gustoso…

Premessa: ho avuto l’onore di speakerare la prova di Cannes insieme al vulcanico artista francese Jay Style e a un certo…

Greg Welch!
L’australiano è un mito vivente del nostro sport, ha vinto su tutte le distanze del triathlon e anche nel duathlon:

iridato di triathlon olimpico a Orlando nel 1990, iridato di duathlon nel 1993 ad Arlington, iridato di triathlon lungo nel 1993 a Muncie…!

Ma è all’Ironman Hawaii che è diventato leggenda vincendo due bronzi (1986 e 1989), un argento (1991) e l’oro nel 1994! Ed ora è per tutti noi appassionati “The voice”, la voce ufficiale che ci racconta in live streaming da Kona ogni anno la cronaca della gara più attesa e importante del mondo del triathlon.

Sorridente, disponibile, divertente, ma soprattutto conoscitore eccezionale del triathlon in tutti i suoi aspetti, Greg mi si è avvicinato chiedendomi di scandirgli la pronuncia corretta del nome del nostro campione e poi è andato diretto sulla sua “preda”:

«Giulio, complimenti! Ti voglio a Kona, devi gareggiare all’Ironman Hawaii, quando vieni?!».

L’Italia del triathlon long distance nelle ultime stagioni sta crescendo in maniera esponenziale e Giulio, a ventisette anni, domenica ci ha fatto vedere che ha nelle sue corde la possibilità di scrivere pagine indelebili del triathlon mondiale long distance.

«Ieri per me è stata una giornata perfetta! Tutto è andato secondo i miei piani e per il verso giusto. Sono così riuscito a vincere il Cannes International Triathlon. Contentissimo di aver gareggiato, conosciuto ed aver avuto a che fare con atleti come Frodeno, Kienle, Al-Sultan.»

Queste le sue dichiarazioni al termine della gara. Giulio te le racconta con la sua solita calma, è un ragazzo umile, che non si lascia trasportare dalle emozioni, ma che se le gusta, sempre insieme alla sua dolce metà Carlotta.

Con la testa sulle spalle, pianifica in maniera precisa quello che c’è da fare, con il supporto preziosissimo del suo coach, Andrea D’Aquino, costretto troppo presto per guai fisici a smettere i panni dell’atleta, ma capace ora da allenatore di infondere al suo discepolo prediletto il sacro fuoco del suo coraggio da leone.

La cronaca della gara è presto fatta: in una giornata fresca e coperta, con il via dato dall’accogliente Bijou Plage alle 7.30, dopo i 2K di nuoto, con uscita all’australiana al termine del primo chilometro, Giulio Molinari è terzo ed esce sui piedi di Fred Belaubre e Jan Frodeno.

Gli 80K di bici su giro unico (che poi alla fine risulteranno 84K) sono piuttosto “allegri” e presentano un dislivello di 1.500 metri, un banco di prova che non permette a nessuno di bluffare e che sancisce la netta superiorità dell’azzurro.

«Visto gli atleti con cui mi dovevo confrontare, non c’era da perdere nemmeno un attimo, mi sono messo sin dall’inizio a spingere» ci ha raccontato poi.

E gli aggiornamenti, inesorabili per i suoi avversari, sono uno dopo l’altro sempre più eloquenti: è esaltante raccontare al microfono di come, chilometro dopo chilometro, il vantaggio di Giulio salga in maniera esponenziale.

Il solo a cercare di resistere al battistrada è il francese Romaine Guillaume, ma mai come in questo caso i numeri parlano chiaro, ecco la classifica dei parziali bike al termine degli 80 chilometri:

1. Giulio Molinari 2:20:32
2. Romain Guillaume 2:24:52
3. Sebastian Kienle 2:25:06
4. Hervé Banti 2:25:56
5. Jan Frodeno 2:26:07
6. Faris Al Sultan 2:29:54
7. Fred Belaubre 2:30:43

Arriva la seconda transizione, Giulio è sereno e parte deciso per i 16K di corsa, 4 giri sulla Croisette con un grande pubblico assiepato lungo la strada. Guillaume arriva dopo oltre 4’30”, a 5’30” arriva Frodeno, mentre Kienle, che già aveva pagato più di 3 minuti nel nuoto, con i 4’30” della bici passa in T2 con un ritardo di circa 8′!

La corsa di Giulio è solida, come da copione Frodeno prova la rimonta e guadagna 3’20”, ma non può far altro che inchinarsi allo strapotere del nostro.

Del finale abbiamo già raccontato… Magnifique si dice da queste parti!

Nei 10 anche Guillaume, il duo del Monaco Triathlon Hervé Banti e Nicolas Fernandez, Belaubre, Al Sultan, Kevin Rundstadler e Jeremy Morel.

Per quanto riguarda gli altri italiani, Mauro Pera del PPR Team ha conquistato un ottimo 14° posto, seguito dall’ironman ticinese Igor Nastic.

Poi a seguire altri 84 nostri connazionali, con in evidenza Fabian Bertoncello (A3 Triathlon), 29° assoluto, Francesco Melissano (Forhans Team), Fausto Fognini e Carlo Gattavecchia all’esordio con la casacca della Pool Cantù Triathlon e Fabio Premoli (Trio Eventi), tutti sotto le 4 ore e trenta di gara.

La gara femminile ha invece confermato i favori del pronostico: la britannica Leanda Cave, iridata Ironman nel 2012, non ha lasciato spazio alle sue avversarie e ha vinto chiudendo in 4:18:41.

La sopresa di giornata è stata la belga Alexandra Tondeur che dopo un nuoto problematico, chiuso con oltre 4′ di distacco dalle battistrada, ha fatto segnare il secondo parziale bike, a 1′ da Cave, e il migliore a piedi, chiudendo in seconda posizione assoluta.

A completare il podio un’altra britannica, Vanessa Raw, portacolori del PPR Team di un raggiante Gianfranco Mione. Ai piedi del podio la vincitrice della prima edizione, la francese Charlotte Morel, 2^ in T2 e poi in difficoltà nella frazione a piedi.

La danese Michelle Vesterby, vincitrice dell’Ironman Lanzarote, ha chiuso al quinto posto, precedendo di una posizione la campionessa italiana di triathlon medio Martina Dogana, soddisfatta della sua prova come ci racconta di seguito.

«Sono abbastanza soddisfatta della mia gara. I percorsi erano impegnativi: il nuoto si disputava su due giri con uscita dall’acqua (temperatura circa 15°) e ho nuotato bene, senza soffrire troppo il freddo. La frazione di ciclismo era la più impegnativa perché in 80km c’era un dislivello positivo di quasi 1500m. Forse potevo osare un po’ di più nella prima parte del percorso, ma sapevo che alla fine c’erano parecchi strappi impegnativi e ho sempre cercato di “salvare” la gamba. La corsa si svolgeva lungo la famosa Croisette: 4 giri da 4km in cui ho corso sempre in spinta e senza mai crisi. Per questo sono contenta della mia gara.»

«Devo ringraziare come sempre tutti i miei tifosi, i miei sponsor, il mio team, e una dedica speciale… (alla cara Linda, ndr).» (Martina Dogana)

Jenny Fletcher, Celine Bousrez, Erika Csomor e Marie Justet hanno completato la top ten. Bravissima l’age group del Desenzano Triathlon Alice Leandro, alla sua prima gara “over olimpico”, che ha chiuso al quindicesimo posto assoluto; altre due italiane al traguado, Paola Margaroli e Paola Memmo.

Alle 12.30 ha preso il via la seconda gara in programma, il Triathlon M: dopo gli 800 del Triathlon L, altrettanti triatleti sono partiti per il “corto”, con 1K di nuoto, 40K di bici e 8K di corsa.

Tra gli uomini, doppietta per il Montpellier Triathlon, con Arthurs Horseau davanti ad Antoine Muller; primo dall’acqua esce il nostro Tommaso Crivellaro (DDS) che però in bici è sfortunato ed è rallentato da problemi meccanici e da una caduta; il rammarico cresce anche visto il miglior tempo negli 8K di corsa che gli vale solo la sesta posizione finale.

La francese Justine Guerard ha vinto nettamente la prova femminile che ha visto al quarto e quinto posto piazzarsi due italiane, Federica De Nicola (DDS) e Michela Santini (Pisa Road Runners Club).

Altri 94 italiani al traguardo, tra cui i più veloci sono stati Guendalina Dal Pozzo (DDS) e Marco Vitali (Trio Eventi).

CLASSIFICA CANNES INTERNATIONAL TRIATHLON 19-05-15

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