GP De Faveri riceve il premio speciale di Cavaliere del Triathlon, con Ana Cretu e Linus

GP De Faveri riceve il premio speciale di Cavaliere del Triathlon, con Ana Cretu e Linus

Nel corso della premiazione degli Oscar del Triathlon del 4 marzo 2013, organizzato dalla rivista FANTATRIATHLON, è stato assegnato anche un premio speciale per un atleta speciale: Gianpietro De Faveri, il maestro del triathlon italiano, è stato infatti nominato “Cavaliere del Triathlon”.

Parlare di Gianpietro De Faveri è come parlare, facendo un paragone calcistico, di Diego Armando Maradona. Un esempio?
. Campione Italiano assoluto XTERRA nel 2011
. Vincitore di 122 gare internazionali
. 13 volte Campione Italiano assoluto
. 6 volte Campione Italiano assoluto a squadre
. Vincitore di sei distanze differenti in carriera (Sprint, Olimpico, doppio Olimpico, mezzo Ironman, Ironman, XTERRA)
. Partecipazione a 10 Campionati Mondiali e 9 Campionati Europei
. 6° e 7° in ITU World Cup (triathlon olimpico)
. 4° agli Europei XTERRA nel 2007
. Vice Campione Europeo a squadre nel triathlon sprint

In una parola sola: intramontabile! Classe 1969, nasce a Vittorio Veneto, comune tra i più “montani” d’Italia, in un territorio (il più vasto della provincia) caratterizzato dalla presenza di rilievi collinari e montuosi, trovandosi a ridosso delle prealpi che lo separano dalla Valbelluna (o Valle del Piave che comprende un tratto tra le prealpi Bellunesi da una parte e le Dolomiti meridionali dall’altra) e dall’Alpago.

La “vita sportiva” di GP (questo il suo soprannome nel mondo del Triathlon) comincia molto presto, all’età di 6 anni, quando entra a far parte della squadra agonistica della “Nottoli nuoto” di Vittorio Veneto. E sarà proprio il nuoto il filo conduttore di tutte le sue vittorie in carriera.

Nel 1987 conosce il triathlon che lo coinvolge totalmente, tanto che gli allenamenti nelle discipline per lui più ostiche, come la bici e la corsa, lo occupano a tempo pieno. La prima vittoria arriva nel 1992 a Fumane (Verona), mentre nel 1993 arriva il primo titolo italiano assoluto nel Triathlon Olimpico di Bardolino, ancora oggi tra le gare di riferimento in Europa e sicuramente gara storica in Italia.

Grazie alle sue affermazioni in gara, si ritaglia un ruolo di prim’ordine nel nuo

GP De Faveri in azione a Maui, Mondiale XTERRA

GP De Faveri in azione a Maui, Mondiale XTERRA

to, culminando con il posto stabile in nazionale nelle discipline del mezzofondo.

Venti titoli italiani in diciannove anni. È questo lo straordinario palmares di un triatleta entrato di diritto nella storia italiana ed internazionale di questo sport, una storia sempre ricca di nuove avventure da vivere, perché GP non ha alcuna intenzione di fermarsi.

Lo ha dimostrato infatti recentemente, quando a 43 anni ha conquistato il suo ventesimo “scudetto”, nell’XTERRA Italy che si è svolto in Sardegna a Cala Ginepro (Orosei).

 

Una specialità, XTERRA, più dura del triathlon mondiale, perché al nuoto somma la mountain bike (fuoristrada) al posto del ciclismo su strada, e la corsa su sabbia e sterrato anziché su asfalto.

Ma tutto questo non è stato in grado di fermare GP che si è riconfermato ancora una volta (la tredicesima in questo caso) Campione Italiano assoluto, dimostrando, semmai ce ne fosse bisogno, di sapersi ancora misurare con gli specialisti del triathlon “off-road” provenienti da tutto il mondo.

E poi, dopo tutte le vittorie e i successi, ci sono anche 13 piazze d’onore, “titoli persi” come ironicamente ama definirle, e questo la dice lunga sullo spirito guerriero di De Faveri.

Ogni altro commento, in questo caso, sarebbe fuori luogo. Se c’è qualcosa per cui lottare, Gianpietro è lì e non se lo fa ripetere due volte, sempre con la voglia di misurarsi contro se stesso, spinto dalla passione per il meraviglioso sport del triathlon; passione, che lo ha portato ad essere insignito dell’ambito premio di CAVALIERE del Triathlon, in occasione degli Oscar di Milano dello scorso lunedì 4 marzo.

Gianpietro è un uomo “vecchio stampo”, uno di quei triatleti con gli occhi della tigre e con lo sguardo di chi non molla mai; se fosse un film sarebbe John Rambo, ma la vita non è un film, lo sappiamo bene, e a noi Gianpietro, piace chiamarlo “Maestro”.

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Fonte: XTERRA Italy Abruzzo Scanno