Domenica 26 agosto 2023 a Menen, in Belgio, Ivan Territo e Pierluigi Maggio, i due azzurri della nazionale di paratriathlon, hanno conquistato la medaglia d’oro nel triathlon su distanza media, di seguito i loro toccanti racconti.
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Il giorno dopo ti svegli e sei un dolore unico, con tanta fatica addosso che pesa come un macigno… E ti chiedi… Perché?
Perché tutte quelle ore di allenamento, la sera a letto presto, le mattine con sveglia all’alba, il sudore che ti fa bruciare gli occhi, a volte il sangue, la frustrazione per quegli allenamenti che non riesci a fare come vorresti?
Poi arriva la gara!
Entri come uno squalo in acqua, ma ti rendi conto che c’è qualcosa che non va…
Non stai nuotando come sai fare, ma continui fino alla fine della frazione e quando sali in hand bike realizzi che sarà una gara a inseguimento, a caccia del primo.
Lo intravedi ogni tanto ai giri di boa su i 90km, arrivi in zona cambio per il passaggio tra hand bike e carrozzina olimpica ed il cronometro impietoso dice che lui è 8 minuti davanti a te…
È lì che capisci che devi mettere la fatica da parte e pensare solo al perché sei lì.
Devo arrivare prima di lui, devo arrivare prima di lui, devo arrivare prima di lui, come un mantra ti ripeti solo questo per 18 chilometri…
Ad ogni passaggio Marco e Maurizio ti danno i tempi, al primo giro recuperi circa 3’30”, al secondo giro il distacco si riduce ancora, all’ultimo giro ti urlano 50 secondi!
Le braccia dopo 5 ore di gara vogliono solo fermarsi, ma non puoi se non raggiungi l’obiettivo.
Lo vedi davanti a te superata una curva in salita, ti rimetti in posizione di spinta, rilassi ogni singolo muscolo, rallenti il respiro, raccogli ogni singola molecola di energia rimasta e poi sprigioni tutta la forza che hai ad ogni colpo su i cerchielli di spinta della carrozzina olimpica.
E poi lo superi, ma sai che non è finita, devi continuare fino alla fine con la stessa intensità!
Il risultato è racchiuso tutto in questa foto, espressione di tutto quello che c’è in una gara di triathlon distanza media: 1.9K di nuoto, 90K di hand bike e 21K di carrozzina olimpica!
Ivan Territo
È stata la mia prima esperienza di paratriathlon su distanza media, qualche mese fa l’obiettivo era solo di portarla a termine al di là del tempo e della prestazione fisica, ma allenandomi negli ultimi mesi ho potuto constatare che potevo pormi come obiettivo anche di puntare ad una prestazione ed a un buon tempo.
Certamente non sono mancate le escoriazioni alla mia povera gamba che, soprattutto nelle settimane di volume e di carico, ad ogni allenamento con il caldo si faceva sentire in maniera dolorosa.
Ma noi atleti, ormai abituati a queste sofferenze, sappiamo trovare il tempo per stare fermi, per guarire e per trovare l’alternativa, la soluzione.
Ho concluso la mia gara esattamente secondo quello che mi ero prefisso come obiettivo, ho svolto un buon noto costante lungo tutti i 1900 metri, ho sofferto un po’ la bici per via del forte vento e di varie salite e discese, mentre la corsa invece, “la mia specialità”, l’ho gestita molto bene con un buon passo.
Mi è molto piaciuta la presenza del pubblico che ad ogni passaggio dal centro di Menen dava una grande carica e motivazione, è stata davvero una fantastica gara, emozionante partecipare insieme anche a tanti altri atleti professionisti internazionali.
Mi porterò con me per sempre questa esperienza unica, adesso il prossimo obiettivo sarà il mezzo di Cervia a cui sicuramente arriverò più preparato e carico, pronto a fare ancora meglio!
Pierluigi Maggio
