Daniela Ryf e Patrick Lange guardano a Kona. Sull’isola nel 2021 si disputeranno due Mondiali, il primo a febbraio il secondo a ottobre. La svizzera e il tedesco si stanno preparando (in modo molto diverso) alla grande rivincita.

Entrambi infatti vogliono dimenticare il proprio Mondiale 2019, quando lei si classificò 13^ dopo un nuoto così così e un attacco intestinale che non le permise di recuperare il gap sulle avversarie e lui si ritirò.

DANIELA RYF E LA QUARANTENA

Daniela Ryf, tre volte campionessa mondiale a Kona, ha spiegato sul sito della PTO come ha vissuto, a casa sua, in Svizzera, il periodo di quarantena per il COVID-19:

“A questa situazione potevi rispondere in due modi: lamentarsi o cercare soluzioni per allenarsi con ciò che si aveva a disposizione. Mi sono allenata nella palestra e sui rulli che ho a casa. Ci hanno anche fatto uscire per allenarci, ho corso nei boschi … ma sempre soli”.

Come pensi che il triathlon stia vivendo questa situazione?
“Questo è un momento molto difficile, tutti vogliono gareggiare, gli organizzatori vogliono fare le loro gare e anche le aziende stanno soffrendo. La situazione è molto grave perché molte persone lavorano con e per il triathlon. Anche per i triatleti è tutto complicato. Alla fine, però, la situazione è questa, ora dobbiamo attendere e concentrarci sulla normalità.”

E tu? Cosa stai facendo in questo periodo?
“Il mio lavoro ora non è molto intenso, ma se voglio farmi trovare pronta devo continuare ad allenarmi. Nel nuoto ci sono sempre cose da migliorare, ora sarà più semplice con le piscine aperte. In bici lavoro più lentamente ma in modo molto coerente, non ho fretta, sto migliorando la posizione. Tornare a essere competitivi richiederà tempo, quindi sto facendo le cose per gradi. Mentalmente quando ho visto l’annullamento delle competizioni, ho scelto di concentrarmi sul godermi i miei allenamenti, allenarmi senza l’obiettivo di vincere le competizioni e senza la pressione di gareggiare per mesi. Per me la motivazione non è vincere le gare ma sentirmi in forma e migliorare ogni giorno.”

Quanto ti ha colpito questa situazione?
“Attualmente, senza gare, mi concentro sul godermi il mio lavoro, e questo mi sta allenando. Per il momento non sono frustrata dalla situazione e mi diverto persino. All’inizio ero preoccupata: leggere e guardare le notizie mi bloccava, passavo due o più ore al giorno a guardare i telegiornali e a stressarmi per quanto sentivo. Quindi, ho deciso di smettere e concentrarmi sul godermi altre cose.”


Sabato 13 ottobre 2018 il tedesco Patrick Lange trionfa all’Ironman World Championship per il secondo anno consecutivo

PATRICK LANGE E LA SETE DI RIVINCITA

Kona 2019 è una ferita ancora aperta per Patrick Lange, campione del mondo Ironman nel 2017 e 2018. Il tedesco, che aveva accusato febbre la notte prima della gara, si è poi ritirato durante la frazione ciclistica:
“E’ stato senza dubbio il punto più basso della mia carriera, ma ho poi imparato a vederlo come punto di partenza per fare qualcosa di nuovo. Non vedo l’ora della rivincita”.

Come il “collega” Jan Frodeno, però, non ha preso benissimo la notizia di due Ironman World Championship il prossimo anno, a soli 8 mesi di distanza uno dall’altro: il 6 febbraio si disputerà l’edizione 2020 rinviata per la pandemia da COVID 19, il 9 ottobre quella 2021:
“Devo fare quattro gare Ironman in un anno: due gare di qualificazione e i due campionati mondiali. Questa è una sfida completamente nuova, che richiede una diversa preparazione. Non posso sapere come reagirò”.

“Ma – ammette – ci sono cose peggiori che essere alle Hawaii due volte all’anno.”