G.O.A.T. ovvero “Greatest Of All Time”. Chris McCormack, campione del mondo su distanza olimpica e lunga, due volte sul trono dell’Ironman Hawaii World Championship e ideatore della Super League Triathlon, dice la sua sul più grande di tutti i tempi nel triathlon.

L’australiano si sofferma su sette nomi: Mark Allen, Jan Frodeno e Alistair Brownlee – tre nomi che, tra gli appassionati della triplice, si contendono la gloria eterna. Con loro, Greg Welch, Simon Whitfield, Javier Gomez e Simon Lessing.

“Trovo che nel triathlon si sia portati a riconoscere il titolo di G.O.A.T. in relazione più a una performance che a un’intera carriera, tra l’altro da relazionare sempre con la storia del nostro sport e a prescindere dalla distanza corsa.”

E così McCormack fa un elenco di aspetti che dovrebbero essere tenuti in considerazione prima dell’incoronazione finale:

1. Deve avere eccelso in tutte le distanze;
2. Bisogna guardare al modo di affrontare e gestire le singole discipline (nuoto, ciclismo e corsa)
3. Si deve tenere presente il rapporto vittoria-sconfitta nelle singole distanze. I Campionati mondiali devono “pesare” di più nel giudizio, ma vanno prese in considerazione le gare testa a testa;
4. Va guardata la frequenza delle corse, perché quella del triatleta moderno è minima rispetto anche ai miei primi anni in cui ho corso 20 volte a stagione
5. Si deve guardare per quanto tempo si è sentita la loro “influenza”
6. E quanto le aziende si siano interessate all’atleta.

Tenuti presenti questi sei punti, in campo maschile, ovviamente a mio parere ed escluso il sottoscritto, concorrono al titolo di miglior triatleta di tutti i tempi Jan Frodeno, Mark Allen, Alistair Brownlee, Greg Welch, Simon Whitfield, Alistair Brownlee, Javier Gomez e Simon Lessing“.


Mark Allen ha vinto l'Ironman Hawaii 6 volte! L'ultima nel 1995 (Foto ©IRONMANtri)
Mark Allen ha vinto l’Ironman Hawaii 6 volte! L’ultima nel 1995 (Foto ©IRONMANtri)

L’INCORONAZIONE

“Penso che Mark Allen sia il più grande triatleta che abbia mai praticato questo sport. Era in anticipo sui tempi, ha dominato la sua era e ha influenzato significativamente quelle successive alla sua. Lui ha fatto la storia dell’Ironman, ma non solo: ha affrontato tutte le distanze, tutti i terreni dominando in tutto il mondo. Fu sua la zampata vincente ai primi Campionati del Mondo ITU nel 1989; ha vinto sei volte a Kona; l’Ironman 70.3 World Championship non esisteva ancora (la prima edizione fu disputata nel 2006), ma la gara-evento sulla lunga distanza a Nizza poteva essere considerata dello stesso valore e lui l’ha conquistata dieci volte. Ha dominato anche nel Powerman Zonfingen, in Svizzera… Ha “firmato” il 90% delle gare alle quali ha partecipato. In tutta la sua carriera se l’è dovuta vedere con alcuni dei più forti triatleti della storia del triathlon, come Mike Pigg, Scott Molina, Dave Scott, Scott Tinley, Cristian Bustos, Greg Welch, Jurgen Zack, Thomas Hellriegel e Simon Lessing.

Ha corso solo il triathlon non-drafting, ma è irrilevante. La sua longevità fu notevole, si parla ancora della sua influenza. Gli Ironman corsi nei primi anni ’90, e il dominio di Mark, erano leggendari e impressionanti. Nella sua bacheca trofei sono appesi titoli su tutte le distanze del triathlon.”


Il tedesco Jan Frodeno vince l’Ironman Hawaii World Championship 2019 stabilendo il nuovo record del percorso! (Foto ©Tom Pennington/Getty Images for IRONMAN)

JAN FRODENO

“Jan Frodeno ha vinto tre volte a Kona, è oro olimpico ed è il più veloce di sempre sulla full distance oltre a detenere il record sul percorso dell’Ironman Hawaii. Oltre, ovviamente, alle due vittorie al Mondiale Ironman 70.3. Non si è mai aggiudicato un titolo mondiale ITU e non ha mai dominato su quella distanza, anche se sicuramente è stato tra gli attori principali.

Quindi, come li confronti?
Jan ha cinque titoli mondiali, ma se conti Nice e Wildflower, Mark ne ha molti di più. Nel rapporto vittorie/sconfitte in gare Ironman e Ironman 70.3 i due praticamente si equivalgono e la presenza del tedesco è mistica e influente quanto quella di Mark.

Ciò che manca a Frodeno è il successo nell’ITU. Può invece sfoggiare l’oro ai Giochi di Pechino 2008, cosa che Mark non ha potuto fare perché, quando correva lui, la triplice non era disciplina olimpica. Però, su quella distanza Mark ha raccolto molto di più.
Jan “fa paura” sulle lunghe distanze, Mark l’ha fatta su tutte.

Certo, Frodo si è trovato a competere con gente del calibro di Alistair Brownlee e Javier Gomez.

Quindi, Mark e Jan si equivalgono?
No, ed è quello che le persone devono capire. Non scordiamoci che negli anni ’90 affrontavi un Ironman non certo con le bici gioiello di oggi, caschi aerodinamici e gel. Dovevi accontentarti di un paio di fichi e una banana.

Sono un grande fan di Jan Frodeno, ma non posso lasciare che il mio apprezzamento per un atleta e il modo in cui esegue la sua professione mi rendano cieco. Lassù devo mettere Mark Allen.”


Il britannico Alistair Brownlee vince l'oro nel triathlon dei Giochi Olimpici di Rio 2016 (Foto ITU/Triathlon.org)
Il britannico Alistair Brownlee vince l’oro nel triathlon dei Giochi Olimpici di Rio 2016 (Foto ITU/Triathlon.org)

ALISTAIR BROWNLEE

“Diverse persone citano Alistair Brownlee come il più grande triatleta di sempre. Ha influenzato così tanto il panorama della triplice? Il suo rapporto vittoria-sconfitta? Non ha perso. Titoli principali? Li ha conquistati tutti. Frequenza delle corse? Eccezionale. L’unica cosa che lo ha limitato è stato l’infortunio. Influenza? Notevole. Successo commerciale? Ottimo.

È senza dubbio il triatleta più brillante tecnicamemente che io abbia mai visto in campo, e il suo desiderio di vincere e il modo in cui ha corso e corre lo hanno messo sotto i riflettori molto rapidamente. Non ho mai visto un atleta che ha lavorato così duramente. Ha sia una mentalità da gara sia una componente di pianificazione strategica, che hanno reso ogni sua vittoria ancora migliore della precedente.

Non ha vinto Kona, ma ha due ori olimpici e posso anche dire che Jan Frodeno non ha vinto un titolo mondiale ITU né ha dominato una serie mondiale come Alistair.

Nelle gare testa a testa, c’è equilibrio tra il britannico e il tedesco: Frodeno ha vinto alcune gare ITU, ma Alistair ha vinto un paio di Ironman. E il suo viaggio Ironman è appena iniziato.

Quindi dove si trova Alistair in questa discussione? Mantenere una certa coerenza nel confronto statistico è fondamentale.”


Lo spagnolo Javier Gomez vince il Mondiale di triathlon lungo 2019 nella sua Pontevedra (Foto ©ITU Media / Wagner Araujo).
Lo spagnolo Javier Gomez vince il Mondiale di triathlon lungo 2019 nella sua Pontevedra (Foto ©ITU Media / Wagner Araujo).

GLI ALTRI

“Penso anche a Simon Lessing, che a cavallo tra le gare ITU non-drafting e con scia consentita, sia stato fantastico in entrambi i casi, dominando il triathlon nella sua era e vincendo tutto quello che contava; a Javier Gomez, che ha una longevità e una percentuale di vittorie fenomenale, oltre ad aver gareggiato su tutte le distanze con un solo titolo mondiale (quello Ironman) che manca nel suo curriculum; e ancora Simon Whitfield, Hamish Carter, Mario Mola, Craig Alexander, Dave Scott e Scott Molina sono atleti che devono anche essere menzionati per così tanti motivi. Ci sono persone che hanno vinto in tutte le discipline e hanno vinto i titoli più importanti su quelle distanze durante il loro periodo di dominio.”

CONCLUSIONE

“Il più grande atleta Ironman di tutti i tempi, quindi, rimane Mark Allen. Il più grande atleta ITU è Alistair Brownlee. Jan Frodeno non è il miglior atleta Ironman di tutti i tempi o il miglior atleta ITU di tutti i tempi, ma è così vicino a poter essere considerato “un” GOAT, visto che è ha vinto sulle diverse distanze e ha influenzato entrambi i mondi.”