Il due volte campione olimpico Alistair Brownlee è proiettato verso la sua terza Olimpiade, che sembrerebbe allontanarlo dall’Ironman World Championship 2020, rinviato al 6 febbraio 2021.

Il condizionale però è d’obbligo, perché l’inglese, intervistato durante l’Ironman VR8, uno spiraglio lo ha lasciato:

“Non so anche che cosa farò, anche se penso che Kona a febbraio 2021 non vada proprio d’accordo con il mio percorso olimpico: è una questione di dosare le forze, ma anche di allenarsi su distanze diverse, e come è abbastanza ovvio la mia attenzione sarà su quella olimpica. Però, sto aspettando di avere una calendario di gare definitivo per prendere una decisione”.

Alistair si è qualificato per Kona 2020 a dicembre dello scorso anno vincendo l’Ironman Western Australia in un eccezionale 7:45:20, nuovo record del percorso.

Il più grande dei fratelli Brownlee ha anche parlato del lockdown, che ha trascorso in New Mexico esplorando nuovi percorsi con la sua gravel bike e cercando di mantenere un routine di allenamento, con nuotate nei fiumi e nei laghi (finché si è potuto) e nella endless pool; pedalate e corse outdoor e su piattaforme virtuali; e qualche seduta in palestra. “Mi sono adattato” è stato il suo commento finale.

Gli è stata anche chiesta le differenze tra full distance e half distance:

“Sicuramente le ore di gara, quindi una diversa gestione delle forze e del carburante. In questi frangenti l’integrazione diventa fondamentale. Ed è una cosa che si impara con l’esperienza, anche sbagliando. Su questo aspetto bisogna lavorare enormemente”.