IRONMAN presenta IRONMAN Smart “Safe Return to Racing”, le linee guida dettate dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e sviluppate con l’IRONMAN Medical Advisory Council (IGMAB) per la riorganizzazione di eventi sportivi di massa e all’aperto dopo il COVID-19.

Linee necessarie, quindi, per organizzare le gare Ironman e Ironman 70.3 in modo sicuro, riducendo i rischi per atleti, volontari e comunità ospitanti.

IRONMAN ha analizzato i suoi eventi in tutto il mondo così da identificare e misurare le concentrazioni di punti di contatto fisici, le interazioni tra le persone e la densità, considerando tutti gli aspetti da quando gli atleti arrivano fino a quando lasciano il luogo della gara.

Il risultato di questo lavoro è la guida “Safe Return to Racing” organizzata attorno a cinque aree principali di riduzione del rischio:

  1. Miglioramento dell’igiene: un disinfettante per le mani, stazioni per il lavaggio delle mani e salviette disinfettanti saranno disponibili in loco. La pulizia delle aree comuni sarà migliorata. Il personale e i volontari riceveranno maschere e guanti da utilizzare quando sono al lavoro in tutte le aree di gara. Gli atleti riceveranno una mascherina durante la raccolta dei pettorali e dovranno indossarla nelle aree dell’evento.
  2. Screening ed educazione: un’adeguata educazione igienica e sanitaria sarà fornita al personale e ai volontari. Queste informazioni saranno disponibili nel futuro programma IRONMAN Smart™, inclusa una sezione per i volontari. Gli atleti e i volontari dovranno compilare un questionario sulla propria salute prima della gara. Inoltre, in molte gare verrà implementato il controllo della temperatura corporea. Secondo le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità, le persone con temperature corporee superiori a 100,4° Fahrenheit o 38° Celsius non potranno correre, fare volontariato o lavorare.
  3. Riduzione della densità: saranno implementate le misure per aumentare lo spazio nelle aree chiave dell’evento come quelle di partenza, transizione e arrivo.
  4. Riduzione al minimo dei punti di contatto: verranno ridotti o eliminati i punti di contatto e quelli di interazione tra personale, atleti e volontari senza compromettere la sicurezza dell’evento, grazie alla riconfigurazione del village nonché alcune aree del percorso.
  5. Autosufficienza dell’atleta: attraverso il programma IRONMAN Smart™, gli atleti saranno in grado di determinare la loro capacità di essere indipendenti, minimizzando così le interazioni con i funzionari di gara e i volontari. Gli atleti saranno incoraggiati a utilizzare materiali, integratori ecc., personali e offerti dalle singole competizioni.

Tutte le informazioni e i punti del programma sono disponibili QUI

«La sicurezza, gli organizzatori locali delle nostre gare e i nostri atleti sono sempre stati le nostre priorità. Abbiamo lavorato con esperti su come organizzare eventi in un ambiente post-COVID, che hanno un impatto positivo sul benessere e sull’economia – ha affermato Andrew Messick, Presidente e CEO del Gruppo IRONMAN – Abbiamo creato un programma per tornare a gareggiare e crediamo che queste linee guida proteggeranno i nostri atleti, volontari, personale e comunità locali.»

L’implementazione di queste pratiche sugli eventi Ironman e Ironman 70.3, inclusa l’autosufficienza dell’atleta, eliminerà fino al 90% del totale dei punti di contatto e delle interazioni durante una gara:

«Queste linee guida sono state ideate per aiutare il nostro gruppo ad accogliere nuove gare in un ambiente sano e sicuro, beneficiando così di esse. Questa guida è stata sviluppata in stretta collaborazione con l’IRONMAN Medical Council, la nostra comunità e le parti interessate coinvolte nell’ecosistema delle corse. L’impegno richiesto anche agli atleti consentirà loro di vivere la loro migliore giornata di gara correndo in modo sicuro. Dopo aver gareggiato, potranno anche scaricare un badge digitale in riconoscimento del loro impegno e della loro collaborazione» ha anche affermato Messick.