Alex Zanardi si è raccontato sui canali social di alcuni suoi sponsor, come Enervit e BMW, e al Corriere della Sera. E c’è un comun denominatore che lega le dichiarazioni del campione bolognese, esempio e modello di vita per molti: guardare oltre…

“Il disagio che sto vivendo in questo periodo è molto, molto piccolo rispetto a quello che stanno vivendo altre persone. Ma allo stesso tempo, ciò che posso dire è che l’aspetto comune con ciò che sta accadendo in questi giorni da un punto di vista personale e ciò che mi è successo in un altro periodo della mia vita è la capacità di avere un interesse per gli aspetti positivi che si possono sempre trovare in tutto.”

“E questo è ciò che mi ha portato a trasformare ciò che mi era successo in una grande opportunità. Quando ho perso le gambe, anche prima di scoprire dove cercare e cosa trovare, ero molto fiducioso che avrei trovato qualcosa di positivo in quello che è successo. E l’ho fatto. E con quello che ho fatto nella mia vita immagino di aver dimostrato che quel concetto è sempre vero.”

Che sia chiaro, però:

“Il fatto che ho dovuto combattere alcune situazioni difficili nel corso della mia vita non significa che mi piaccia questo tipo di lotta (ride). Preferirei piuttosto evitare i problemi. Ma di sicuro, ogni volta che superi un problema nella tua vita, sviluppi nuovi strumenti. Una volta che l’esperienza è alle tue spalle, questi strumenti possono eventualmente rimanere nel tuo bagaglio per superare altri problemi che inevitabilmente dovrai affrontare durante il viaggio della vita”.

Parlando anche di giusti comportamenti e italiani, Zanardi ha anche detto:

“La cosa importante in questo momento è non farsi prendere dal panico, è non prendere decisioni senza le giuste informazioni. L’importante è agire come una comunità, e davvero seguire le istruzioni che stiamo ricevendo. Noi italiani siamo gente meravigliosa, ma a volte un po’ superficiale. Comprendiamo, ma poi c’è sempre chi si concede piccole deroghe personali. Invece ci sono norme da rispettare, non tanto per le sanzioni, ma per un senso etico che occorre avere e stiamo riscoprendo”.

All’ufficialità dei Giochi olimpici e paralimpici rinviati al 2021 Alex ha reagito così:

“Permettetemi la battuta: è una notizia che mi taglia le gambe. Detto questo, dal punto di vista sportivo alla mia età ogni anno è come un anno per i cani, ne vale sette. Se è stato quasi un miracolo mirare ad andare a Tokyo con l’approssimarsi del mio 54° compleanno, sarà ancora più difficile farlo tra un anno quando mi avvicinerò ai 55. Ma di sicuro posso dire che per quanto riguarda le mie intenzioni, potrei esserci. Il tempo potrebbe trasformare le intenzioni in azioni, vedremo…”.

“Parlavo con Francesco Chiappero, il mio allenatore, sui Giochi rimandati. Dico: dobbiamo cambiare tutto. In che senso, mi chiede. E io: dobbiamo pensare all’Ironman e a quel che verrà dopo. Trovare alternative, ecco”.