Daniel Fontana torna dall’Ironman Hawaii 2017 con un DNF che fa male. Il portacolori della DDS riavvolge il nastro e fa ripartire la sua gara. Un concentrato di sensazioni e rimpianti, e una frase che dice tutto: “Non era questa la gara che volevo!”


Daniel Fontana ha commentato a caldo il suo Ironman Hawaii 2017, la sua quinta partecipazione a Kona. Protagonista di una frazione di nuoto nel primo gruppone di atleti, qualcosa si è inceppato fin dalle prime pedalate.

«Ho una carriera molto lunga alle spalle e non è certo la prima volta che mi trovo a fare i conti con una giornata totalmente negativa in gara. Ad ogni modo, quando succede in una finale mondiale la delusione e l’amarezza non possono che essere altissime

«Già in acqua avevo una nausea forte, che è diventata sempre più insistente in bicicletta, complice forse anche la posizione raccolta della crono. Ho vomitato pochissimi minuti dopo l’uscita dalla T1 e speravo che questo potesse aver sistemato la situazione, ma non è stato così. Avevo le gambe completamente piantate e non c’è stato verso di dare una svolta alla gara.»


Attorno al 60° K di ciclismo Daniel ha messo così la freccia e ha abbandonato una gara che non gli è stata amica fin da subito.

«Non è facile per me commentare la mia performance questa volta. Mi sono presentato a Kona con qualche carenza nella preparazione della frazione a piedi a causa di un infortunio, ma con la convinzione di essere in grado di portare a casa un risultato tecnico che sarebbe andato oltre le aspettative generali. Avevo avuto dei buoni segnali a questo riguardo e sono partito senza fare proclami, ma con la sensazione che si potesse fare veramente bene. Non è stato così e non voglio cercare giustificazioni. Un’occasione persa; questa è la mia reale valutazione oggi di quanto è stato.»


Daniel Fontana (DDS) è costretto a ritirarsi dall'Ironman Hawaii 2017 al 60°K della frazione ciclistica

Daniel Fontana (DDS) è costretto a ritirarsi dall’Ironman Hawaii 2017 al 60°K della frazione ciclistica


Archiviata la prova hawaiiana, Daniel e già in volo verso l’Italia. I programmi nella sua testa sono già piuttosto chiari.

«Sto valutando in queste ore cosa fare esattamente nelle prossime settimane. Diciamo che l’intenzione del pre gara era quella di staccare qualche settimana prima di ricominciare la preparazione per la prossima stagione. Adesso ho altre opportunità da valutare quanto ad appuntamenti agonistici, ma di cui preferisco non parlare ancora. Sicuramente quello che posso dire è che per il prossimo anno gareggerò molto in Italia e riserverò al circuito mondiale long distance solo qualche uscita scelta. Non posso pensare di fare come ho fatto quest’anno con quattro Ironman in una stagione. Questi non sono più ritmi per me compatibili con la tutela dell’integrità fisica e soprattutto con il mantenimento di un elevato standard di performance. Posso ancora gareggiare forte, ma per farlo ho bisogno di dare al mio corpo i giusti tempi di recupero, che non coincidono oggi assolutamente con correre un ironman ogni due mesi e mezzo.»


È poi tempo di ringraziamenti.

«Per ora sicuramente quello che mi sento di fare è ringraziare tutti quelli che quotidianamente mi sostengono e che in questi anni mi hanno permesso di raccogliere tutto quello che ho raccolto. Inizio per dovere di riconoscenza con la DDS, il mio team, per proseguire poi con tutte le aziende con le quali collaboro da diversi anni e che rappresentano per me oltre che un prezioso supporto, anche un bel terreno di confronto professionale su diverse tematiche inerenti lo sport praticato. Un grazie speciale va a tutti i tifosi e appassionati che continuano a darmi dimostrazioni di affetto e stima; quando le gare non vanno come vorrei, come è successo qui a Kona, uno dei primi pensieri di scuse va a loro.»


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