Domenica 11 giugno andrà in scena la seconda edizione di Challenge Venice: 3.8 chilometri di nuoto, 180 chilometri di ciclismo su strada e una maratona di corsa per il triathlon full distance della città lagunare.

Le iscrizioni sfiorano quota 700, per una gara che conferma una forte vocazione internazionale con ben 45 nazioni rappresentate.

A contendersi la vittoria un nutrito gruppo di atleti Elite, tra cui l’olandese Dirk Wijnalda, vincitore della passata edizione, l’idolo di casa Alberto Casadei e Davide Giardini, italiano da tempo residente negli Stati Uniti. Tra le donne occhi puntati su Martina Dogana.


TRI-SHIRT


È partito il conto alla rovescia per la seconda edizione di Challenge Venice, il triathlon full distance che si terrà domenica 11 giugno e che chiamerà a raccolta un cospicuo gruppo di triatleti provenienti da ogni parte del mondo.

Una gara che trova proprio nell’appeal internazionale della location uno dei suoi punti di forza: saranno quasi 700 gli atleti che hanno confermato la propria partecipazione e ben 45, invece, le nazioni rappresentate.

Il Challenge Venice ripropone la formula full distance con 3.8 chilometri di nuoto, 180 chilometri di ciclismo su strada e i tradizionali 42 chilometri e 195 metri, ovvero la maratona di corsa conclusiva.

Su un percorso estremamente veloce, ma non per questo meno duro, si daranno battaglia alcuni volti noti del triathlon a livello internazionale.

C’è grande attesa, naturalmente, per la prova dell’olandese Dirk Wijnalda, vincitore della prima edizione con il tempo di 8:09:14 e in cerca di una conferma.

Classe 1973, Wijnalda ha dalla sua una grande esperienza nel triathlon full distance e può vantare l’attuale sesto posto nel ranking mondiale ITU per le lunghe distanze.


Davide Giardini


Il forte tulipano dovrà vedersela con un più che agguerrito duo italiano, a partire da Davide Giardini, originario di Desenzano del Garda, che da tempo vive e si allena a Boulder, in Colorado, Stati Uniti, e che, proprio a Venezia, farà il suo esordio sulla distanza massima.

Professionista dal 2014, infatti, Giardini può vantare diverse vittorie su gare “half distance” e quest’anno cerca un riscatto dopo il ritiro forzato al Challenge Rimini di inizio mese.

Un altro esordiente di spessore a Venezia è Alberto Casadei, l’atleta di casa che abita a poche centinaia di metri dalla finish line e che cerca un’altra vittoria importante da aggiungere al suo già ricco palmarès.

Forte della recente conquista dell’Ocean Lava di Kotor in Montenegro, Casadei potrà sicuramente contare sull’entusiasmo e sul sostegno dei suoi tifosi.

Una gara dal significato particolare, visto che il triatleta di Venezia sarà testimonial di “Bambini Terribili for a smile“, l’iniziativa promossa dal dottor Pier Luigi Righetti (psicologo e triatleta), volta ad avvicinare i bambini disabili alla pratica sportiva.

E proprio un gruppo di bambini parteciperà insieme al dottor Righetti alla Lotto Relay, la staffetta che vedrà al via altre 20 squadre da quattro a sette frazionisti.


Dirk Wijnalda è il primo uomo a iscrivere il suo nome nell'albo d'oro Challenge Venice

Dirk Wijnalda è il primo uomo a iscrivere il suo nome nell’albo d’oro Challenge Venice


Tra i favoriti, una particolare attenzione andrà riservata a Sergio Marques, due volte campione nazionale portoghese sulla distanza massima, e secondo, alle spalle di Wijnalda, nella passata edizione di Challenge Venice, con il tempo di 8:19:28.

Altri atleti che possono puntare a un piazzamento saranno i tedeschi Per Bittner, Lukas Kramer, Marc Unger, il belga Lucky Berlage (pluri vincitore di Elbaman) e l’olandese Stefan Overmars.

Al femminile, occhi puntati su Martina Dogana, seconda l’anno scorso con il tempo di 9:04:42, a soli 42 secondi dalla vincitrice, l’ungherese Erika Csomor.

La forte triatleta vicentina troverà un gruppo di sfidanti composto dalla ceca Simona Krivankova, campionessa nazionale nel 2016 e attualmente al settimo posto nel ranking mondiale ITU per le lunghe distanze; dalla belga Sofie Goos; dalla giovane e promettente croata Sonja Škevin; dalla portoghese Vanessa Pereira e dalla ceca Lucie Zelenkova.

Fonte: comunicato Challenge Venice


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