Faris Al-Sultan, vincitore del campionato mondiali di IRONMAN a Kona-Hawaii nel 2005 e finisher a ÖtillÖ Swimrun nel 2016, gareggerà ad Aquaticrunner Swimrun, il campionato Italiano CSEN da Grado a Lignano del 27 agosto 2017.

E’ uno tra i più forti triatleti mondiali di long distance di tutti i tempi. Dopo il ritiro come PRO, il tedesco Faris Al-Sultan a 39 anni continua a correre e divertirsi per il suo team di Abu Dhabi.

Ha partecipato alla finale mondiale Ironman Hawaii nel 1999, 2001, 2003 e 2004 e nel 2005 ha vinto il titolo.

Ha vinto anche nel 2005 l’Ironman Arizona, nel 2008 l’Ironman Malaysia, nel 2010 l’Ironman Regensburg, nel 2012 l’Ironman Austria, nel 2013 l’Ironman Lanzarote.

E nel 2016 è arrivato 15° assoluto alla finale mondiale Swimrun ÖtillÖ in Svezia, assieme a Peter Oom (gara in coppia).

Di seguito l’intervista di Matteo Benedetti, organizzatore di Aquaticrunner.


Faris Al Sultan ha detto sì! Sarà al via dell'Aquaticrunner 2017!

Faris Al Sultan ha detto sì! Sarà al via dell’Aquaticrunner 2017!


Ciao Faris, l’Aquaticrunner sarà la tua prima gar in Italia? Sei mai venuto in ferie nel Belpaese e conosci Grado e Lignano?
«Ho già gareggiato a Candia sulla distanza del triathlon medio alcuni anni fa. E sono stato diverse volte in Italia per vacanze e affari, anche quando ho girato una piccola parte nel film “Break Point” a Brindisi. Non conosco Lignano e Grado, sono stato a Venezia 25 anni fa.»

Cosa pensi dello Swimrun?
«Penso che sia grande! Soprattutto se si svolge in ambienti naturali: muoversi da un’isola all’altra per poi per arrivare in un altro punto. E’ molto divertente per via dei continui cambiamenti tra nuoto e corsa, mi piace il fatto che non ci si deve cambiare tra una frazione e l’altra, ma semplicemente andare avanti. Inoltre non è necessaria molta attrezzatura per gareggiare.»

Negli ultimi due anni abbiamo visto esplodere lo Swimrun con oltre 350 gare nel mondo. Secondo te potrebbe essere il nuovo eldorado, il “nuovo triathlon”?
«Amo il triathlon, il ciclismo è semplicemente troppo divertente, soprattutto in Italia con la sua enorme tradizione ciclistica. Ma è indubbio, lo Swimrun è davvero una grande novità nello sport multidisciplinare.»

L’anno scorso hai gareggiato ad ÖtillÖ in coppia con Peter Oom, mentre Aquaticrunner, sin dalla sua prima edizione del 2014, è una gara individuale. Cosa ne pensi?
«La formula a coppie è bella, ma il successo si basa in realtà sul partner, su come lui è preparato e su come si sente quel giorno. Il mio compagno si era ammalato e Peter, pur essendo un degno sostituto, ha avuto alcuni problemi durante la gara. Se il vostro partner non può continuare ci rimette l’intero team… Sicuramente di positivo c’è che ci si può motivare l’un l’altro. Però in una gara individuale il risultato dipende solo da te e il ritmo di gara lo decidi tu.»

Aquaticrunner si svolge in una location unica dal punto di vista naturalistico: ci sono cinque isole sabbiose protette dalle Biodiversità, controllate da autorità europee e dall’università. Nel video promozionale puoi vedere la natura incontaminata della laguna e delle zone limitrofe. Quali sono le tue aspettative?
«
Non vedo l’ora di gareggiare in acqua calda e di farlo in questo paesaggio mozzafiato che mi hai appena descritto. E poi con il contorno del buon cibo italiano e con una forte concorrenza che mi entusiasma. La maggior parte delle gare di Swimrun si tengono in Scandinavia, dove ti congeli in acqua appena entri, invece a me piace il caldo!»