Una gara maledetta che si è trasformata in una gara perfetta! Questo è il Powerman Zofingen del 6 settembre 2015 di Tiziano Favaron, neo campione del mondo M50.

«Il primo Zofigen lo affrontai nel 1993, poi ancora nel 1994 quando venni beffardamente squalificato a due chilometri dal traguardo… Nei quattro anni successivi ho sempre avuto incidenti prima della gara che mi hanno impedito di partecipare e nel 1999 mi sono rotto il tendine di Achille.»

«L’ho stramaledetto, basta, storia finita!»

«E invece mi sono ritrovato l’anno scorso di nuovo su quelle pretenziose e affascinanti strade. Finendo la mia gara al terzo posto di categoria, bronzo mondiale. Quest’anno volevo assolutamente tornare, l’ho fatto e ho impiegato 10 minuti in meno per terminare…»

«Sono cresciuto agonisticamente con il mio grande amico Gira (Federico Girasole, ndr), poi anche i miei figli hanno cominciato a fare sport. Gli infortuni mi avevano allontanato dalla pratica, ma è più forte di me, io ogni tanto devo gareggiare, me lo sento dentro. Glielo dico sempre anche al Gira, perchè non gareggi?!»

«L’anno scorso ho vinto gli italiani di duathlon a Nibbiano, quest’anno invece non ho mai gareggiato se non in una gara di corsa in salita: il 31 dicembre del 2014 ho lesionato il tendine d’achille, poi ho avuto due altri incidenti con fratture a vertebre e costole… Insomma, son ben conscio che l’infortunio fa parte della vita dello sportivo.»

«Si, sono molto contento per la gara di domenica. Sono contento per l’oro di categoria, ma personalmente il 35° posto assolto mi dà più gusto. Per me lo sport è un hobby, ma sono un agonista nato e anche a 50 anni vorrei vincere… Quando metto il numero faccio la gara per arrivare davanti.»

«Zofingen però è unica, merita gran rispetto e attenzione, bisogna correrla solamente pensando a se stessi. E domenica l’ho fatto, ho corso per me, per Tiziano.»

Tiziano Favaron e il suo compagno di squadra del Triathlon Zola, Sandro Tosi

Tiziano Favaron e il suo compagno di squadra del Triathlon Zola, Sandro Tosi

«Mi dispiace per il mio amico Sandro (Tosi, ndr), ha avuto un incidente in bici quando era davanti e stava andando bene, avrebbe lottato per una buona posizione. Io dico che ognuno ha le sue sfighe e ognuno si prepara come deve e sente. E aggiungo che il Powerman Zofingen è maledetto.»

«La prima frazione (10K di corsa, ndr) è il riscaldamento della vera gara: 150K di bici e poi i 30K di corsa. Io ho utilizzato dell’abbigliamento tecnico perfetto e non ho sofferto il freddo, ma c’erano quindici gradi e proprio sulla discesa più ripida pioveva alla grande. Già che in discesa in bici sono una mucca grassa…»

«E’ stato insomma il solito Zofingen, quello che è cambiato è che sono riuscito a sfatare la maledizione! L’ho fatta da solo, non ho pensato agli avversari, ho avuto la capacità di gestirmi, senza correre sull’uomo, stando sempre sul verde: quando vai sul rosso è un problema.»

«Quelli che erano davanti a me, mi sono scappati via a piedi nei primi 10K e li ho ripresi alla seconda salita. La scia non è ammessa, ma a 30 persone insieme sotto la pioggia i giudici non dicono niente… Si sono nuovamente avvantaggiati, ma li ho poi ribeccati tutti al terzo giro.»

«Io ho fatto la mia gara regolare, con la mia benzina, anzi, con un filo di gas: sono 57 chili e in salita mi diverto. Gli altri invece, anche per tenere la ruota di quello davanti, pensando di far meno fatica, stavano un po’ sopra le righe e quindi in realtà si sono bruciati a fuoco lento.»

«Le tre salite che sembrano delle cazzate, non lo sono affatto, alla fine vedi gente che negli ultimi chilometri torna indietro invece che andare avanti…»

«E poi i 30 finali… Che dire… Sono 30 traguardi! Mia moglie, mio figlio, il mio amico, il ristoro, il cartello del chilometro successivo, quella curva lì in fondo… Senza pensare a quello che hai fatto, ma a quello che devi ancora fare.»

«Mancava ormai l’ultimo sforzo e mi sono rilassato: ho perso due minuti in tre chilometri e a mio figlio è preso un colpo. Poi mi sono focalizzato sull’ultimo ristoro, che non ho preso, e sui 2.5K di discesa che mi hanno portato al traguardo.»

«La gara è finita quando mancavano trecento metri, da lì in avanti c’è solo da godere: quei momenti bellissimi in cui capisci che ce l’hai fatta.»

«Passato l’arrivo si è spenta la lampadina e la prima cosa che mi è venuta in mente è che… volevo tornare indietro per riassaporare gli ultimi 10 minuti!»

«E poi avvevo una gran voglia di ringraziare: la mia famiglia, le “sorelle” e le donne dello Zolathlon, Sport 3K e Beltrami TSA.»

Di seguito il video con l’abbraccio al traguardo e lo splendido messaggio di Fulvio, figlio e primo tifoso di papà Tiziano.

Mi hai trasmesso la passione per lo sport, ti sei emozionato vedendomi gareggiare, mi hai sempre incitato fino all’ultimo metro, prima in allenamento e poi in gara e mi hai insegnato cosa vuol dire fare fatica!
Oggi i ruoli si sono invertiti!
Hai realizzato uno dei tanti obbiettivi che ti sei sempre posto nella vita e probabilmente uno dei piu importanti. Oggi non sei solo diventato Campione del Mondo, oggi hai dimostrato a te stesso, e a noi, che con tenacia si può fare tutto, magari non al primo tentativo!
In quell’abbraccio all’arrivo (invertito anche quello, perche di solito c’eri tu ad aspettarmi dopo il traguardo), ci sono mesi e mesi di allenamenti insieme, e probabilmente quell’abbraccio vale piu di mille parole!
Bravo!
World Champion!
(Fulvio Favaron)


Il podio mondiale M50 del Powerman Zofingen 2015: Tiziano Favaron trionfa!

Il podio mondiale M50 del Powerman Zofingen 2015: Tiziano Favaron trionfa!

POWERMAN ZOFINGEN

Campionato Mondiale ITU
Zofingen (Svizzera), 06/09/2015
Duathlon Lungo 10-150-30K
INFO

VIDEO POWERMAN ZOFINGEN

FOTOGALLERY

UOMINI
1. Gael Le Bellec (FRA) 5:20:36
2. Seppe Odeyn (BEL) 6:24:59
3. Soren Bystrup (DEN) 6:25:35
4. Pieter Rijnders (BEL) 6:32:28
5. Felix Köhler (SUI) 6:36:20

DONNE
1. Emma Pooley (GBR) 7:01:49
2. Julia Viellehner (GER) 7:12:24
3. Susanne Svendsen (DEN) 7:20:33
4. Katrin Esefeld (GER) 7:29:35
5. Nina Brenn (SUI) 7:39:04

ITALIANI AL TRAGUARDO

ITU DUATHLON LONG DISTANCE WORLD CHAMPIONSHIP
ITU-M40 4. Rossi Juris Treporti (VE) 1972 A.S.D. Delfino Triathlon 7:35.32
ITU-M40 15. Scroglieri Stefano Monza (MB) 1971 Dimensione Sport 8:29.49
ITU-M40 17. Ferretti Stefan Fino Mornasco 1974 IronLario 9:03.21
ITU-M50 1. Favaron Tiziano 1964 Bologna 7:29.01
ITU-M50 5. Bonfanti Amedeo 1965 Merate 7:50.39
ITU-M60 4. Monacchini Carlo Cortona (AR) 1955 VIS Cortona Triathlon 9:07.42

POWERMAN ZOFINGEN OPEN (stesse distanze del mondiale)
L-O-M30 5. Contardi Stefano Calvignano (PV) 1983 Staffora Triathlon 8:14.10
L-O-M35 9. De Vincentis Emanuele Brindisi 1979 Salento Triathlon 8:27.44
L-O-M40 19. Pilla Marcello 1972 Voghera 9:22.05
L-O-M40 21. Montani Luca Crema (CR) 1971 Raschiani Triathlon Pavese 10:07.32
L-O-M50 10. Spagna Michele 1965 Aradeo 9:27.59
L-O-M55 2. Messina Luca Bolzano (BZ) 1960 Triathlo Alto Adige 8:22.13
L-O-M55 7. Vigano Franco Inzago (MI) 1956 Triathlon Bergamo 10:11.02

POWERMAN ZOFINGEN SHORT DISTANCE (10-50-5K)
S-sJunW 2. Fiorini Simona Torre d’Arese (PV) 1997 Raschiani Triathlon Pavese 3:00.08
S-sHKM 51. Moretto Alberto 1984 Cantù 3:08.02
S-sHKW 13. Nannini Margherita Bologna 1982 TRIBO 3:10.54
S-sAK1M 45. Bollino Ruggero Carugate (MI) 1979 NLF 2:51.46
S-sAK1M 48. Ziliani Stefano Piacenza (PC) 1974 Triathlon Cremona Stradivari 2:52.31
S-sAK2M 17. Bruzzi Gianni Bologna (BO) 1967 Triathlon Zola 2:34.42
S-sAK2M 33. Beghelli Alessandro Sasso Marconi 1968 Triathlon Zola 2:43.02
S-sAK2M 63. Musiani Stefano Zola Predosa (BO) 1969 Triathlon Zola 3:00.58
S-sAK2M 65. Rizzi Gianluca Bologna (BO) 1967 Triathlon Zola 3:01.49
S-sAK3M 29. Bellossi Massimo Milano (MI) 1957 Road Runners Club Milano 3:35.41

Al termine, con gli amici Tiziano Favaron festeggia il suo Powerman Zofingen... mondiale!

Al termine, con gli amici Tiziano Favaron festeggia il suo Powerman Zofingen… mondiale!