Il 31 luglio si è corsa la decima edizione dell’Alpe d’Huez Triathlon, spettacolare e impegnativo triathlon che ha visto primo #ITAFinisher al traguardo il giovane azzurro Pierluigi Senor, vincitore di Idroman 2015. Di seguito il suo racconto dell’esperienza in terra francese.
L’Alpe d’Huez Triathlon è stato per me la prima esperienza internazionale e ho potuto confrontarmi con atleti professionisti affermati che praticano la triplice da diversi anni.
La gara è stupenda, percorsi fantastici, organizzazione impeccabile e tanto tifo, anche per l’ultimo atleta arrivato dopo quasi 12 ore al traguardo.
Dopo la frazione di nuoto, 2.2K in acqua gelida (e quest’anno era calda, 15°C! …), si parte per il percorso di bici di 115K. Cosciente della difficoltà della bici e della corsa, cerco di gestirmi senza strafare, faccio le prime due salite al medio e così percorro anche la salita storica dell’Alpe D’Huez: 13.8K in un susseguirsi di tornanti tra molti tifosi e con sull’asfalto le scritte per il Tour de France fresche di pochi giorni.
Infine la corsa, tre giri da 7.3K con un percorso ondulato e prevalentemente sterrato ad un’altezza tra i 1.800mt e i 2.000 metri… Qui riesco a gestirmi e a chiudere soddisfatto e in crescendo, nonostante nei primi chilometri soffro un po’ l’effetto altitudine.
In conclusione, con 6 ore e 24 minuti e un 22° posto assoluto, posso ritenermi molto soddisfatto per la frazione di corsa, per quella di bici ho sentito una gamba non come all’Idroman, però non male; per il nuoto, tranne le prime centinaia di metri con affanno per l’acqua fredda, poi ho tenuto un ritmo costante.
Esperienza molto gratificante, emozionante e dalla quale ho avuto modo di attingere molto per il mio percorso di crescita nel mondo del triathlon, conscio che i triathlon di lunga distanza, con una bici impegnativa, sono le mie gare e che devo migliorare nel nuoto se voglio essere davvero competitivo con i migliori.
I due sogni nel cassetto sono di poter partecipare a buon livello al Campionato Mondiale di Duathlon Long Distance, il Powerman Zofingen e, tra qualche anno, l’Embrunman.