L’Ironman Copenaghen 2018 consegna uno strepitoso Giulio Molinari. Nella gara danese disputata domenica 19 agosto il campione italiano chiude in terza posizione, fermando il cronometro a soli 8 secondi dalla migliore prestazione italiana e… stacca il biglietto per l’Ironman Hawaii World Championship del prossimo 13 ottobre.

What a race!“. Tre parole che racchiudono l’impresa di Giulio Molinari all’Ironman Copenaghen 2018 corso domenica 19 agosto. Una gara, o meglio LA GARA che nel palmares ma soprattutto nel cuore del campione italiano avrà sempre un posto speciale. LA GARA che gli ha regalato il primo podio in un Ironman (è giunto terzo), il personal best in maratona (2:53), la seconda migliore prestazione italiana sulla distanza (8:05:56, a 8 secondi soltanto dalla migliore, quella di Daniel Fontana all’Ironman Florida 2013) e un biglietto per Kona, sulle isole Hawaii, dove sabato 13 ottobre, disputerà per la seconda volta l’Ironman World Championship.

… LA GARA che lo stesso Giulio ha voluto raccontare attraverso i suoi canali social. Un racconto adrenalinico, passionale, divertente ed emozionante, che vi riportiamo.


Giulio Molinari al traguardo dell'Ironman Copenaghen, che gli "consegna" la slot per l'Ironman World Championship 2018, in programma a Kona - Hawaii sabato 13 ottobre

Giulio Molinari al traguardo dell’Ironman Copenaghen, che gli “consegna” la slot per l’Ironman World Championship 2018, in programma a Kona – Hawaii sabato 13 ottobre


ALLA VIGILIA: «UNA GARA ONE-SHOT, O DENTRO O FUORI»

«Questa foto riassume tutto il significato del mio Ironman Copenaghen e del mio primo podio in un Ironman. Sono arrivato a Copenaghen dopo un mese di allenamento a Livigno, sapevo che la mia condizione fisica era molto buona. Il parterre era di ottimo livello ed era anche l’ultimo giorno disponibile per “fare” punti per la finale mondiale di Ironman. Consapevole che essendo la mia ultima gara di qualifica per Kona 2018 non potevo sbagliare nulla, dovevo tagliare il traguardo nelle prime 4 posizioni. Una gara ‘one shot’, o dentro o fuori!»


IN GARA, EMOZIONI ALLO STATO PURO

«Il nuoto è tiratissimo, esco a più di tre minuti dai 4 battistrada. In T1 mi accorgo di essere in un buon gruppo di ciclisti, tra questi anche Cyril Viennot e Boris Stein (al traguardo rispettivamente primo e quarto, ndr). Partiti in bici viaggiamo subito su ritmi pazzeschi, il vento è forte. Davanti, Tim Don e Clemente Alonso continuano a forzare e riusciamo a recuperare solo pochi secondi. Da dietro, intanto, rientrano di prepotenza due danesi, Kristian Høgenhaug e Chris Fischer (secondo e settimo in classifica finale, ndr). La gara entra nel vivo. Davanti si sparpagliano, recuperiamo Tim Don e del nostro gruppo di 5 perdiamo due atleti. La T2 è velocissima. A questo punto della gara non ho ben chiaro in che posizione mi trovo. Al km 4 della maratona trovo lei, mia moglie Carlotta (che per la prima volta si è messa esattamente dove le avevo indicato😂). Mi dice che davanti ci sono solo atleti. Un po’ mi gaso, la gara sta prendendo la piega giusta. Corro qualche km con Viennot ma poi continuò sul mio ritmo. Boris parte piano, Tim Don invece parte forte e intorno al km 9 sono in quinta posizione, così non basta.»


All'Ironman Copenaghen 2018 il francese Cyril Viennot precede il danese Kristian Høgenhaug e l'italiano Giulio Molinari

All’Ironman Copenaghen 2018 il francese Cyril Viennot precede il danese Kristian Høgenhaug e l’italiano Giulio Molinari


CLASSIFICHE
IRONMAN COPENAGHEN 2018


«AL TRAGUARDO MI INGINOCCHIO E…»

«Al km 11 mentre ripasso davanti a mia moglie (era l’unica persona che mi poteva dare riferimenti cronometrici) non riesco più a correre, diaframma bloccato. Qui probabilmente è stata la chiave di volta della mia gara. Cammino, faccio esercizi per la respirazione e mi dico che la gara è ancora lunga. Riesco a ripartire su un buon ritmo. Davanti Tim Don e Clemente Alonso vanno in crisi. Io sto sempre meglio. Al km 30 sono in terza posizione. In un attimo sono sul rettilineo di arrivo. Ce l’ho fatta. TERZO. Biglietto per Kona preso. 8:05’56”. Personal best in maratona 2:53’. Prima di tagliare il traguardo mi godo il momento, il pubblico è tantissimo, mi inginocchio e penso che ora arriva il bello!»