Alessandro Degasperi ha portato a termine la sua prima gara “iron distance”. La distanza regina del triathlon, quella che più di tutte può glorificarti. Lo ha fatto con il piglio del campione conquistando quello che alla vigilia sembrava una chimera, un inatteso 5° posto.
Inatteso perché domenica 6 luglio l’Ironman Frankfurt Germany era valido come Campionato Europeo al quale hanno preso diversi tra i più forti ironman di sempre sulla distanza.
Tra cui triatleti del calibro di Sebastian Kienle (2 volte vincitore del titolo mondiale sulla distanza IM 70.3), Frederik Van Lierde (attuale campione del mondo in carica), Jan Frodeno (campione Olimpico nel 2008 e dominatore del circuito Ironman 70.3), Andreas Raelert (detentore della miglior prestazione in un triathlon 226, fatto segnare al Challenge Roth nel 2011, 7h41’33”), Ronnie Schildknecht (vincitore di 7 Ironman).
Insperato anche perché da maggio in poi ha lottato con uno stiramento al polpaccio e il riacutizzarsi di un’infiammazione ai tendini di Achille.
Quando c’è il Dega di mezzo, però, non si può dare nulla per scontato: il ragazzo dal fare gentile e tranquillo ha dentro di sé una grinta e una combattività fuori dal comune, caratteristiche che gli hanno permesso di regalarci pagine importanti della storia del triathlon, tra cui si inserisce questo Ironman Germany.
Partenza alle 6.45, i 3.8K di nuoto si svolgono a ritmo altissimo e un gruppo di 7 atleti, tra cui Van Lierde, Frodeno, Raelert e Alonso, si avvia in T1 dopo poco più di 45′. Staccato di 4′ il gruppo con Degasperi, Kienle, Schildknecht, Plese.
Inizia la frazione bike che regalerà numerosi colpi di scena: Van Lierde prova ad allungare, da dietro rientra prepotentemente Kienle che alla fine farà registrare uno stratosferico 4h12′ (180 km no draft alla media 42,94 km/h!), Frodeno fora il tubolare 3 volte e perde minuti preziosi, Raelert non riesce a tenere il ritmo dei primi.
Degasperi sceglie di tenere il suo passo e alla fine farà segnare sulla sua Bianchi Pico Crono equipaggiata Campagnolo, il 3° parziale di giornata (4h29’51”, alla media di 40,13 km/h).
Inizia l’ultima frazione, la maratona, che regalerà anch’essa numerosi colpi di scena: Kienle scende dalla bici con un vantaggio incredibile sul secondo, amministra e si invola al traguardo per la sua prima vittoria in un Ironman e la conquista del titolo europeo il giorno del suo 30° compleanno.
Tempo finale di Kienle: 7h55’14”, record della manifestazione.
Van Lierde prova a recuperare, ma si deve “accontentare” del secondo posto in un crono di 25 secondi superiore alle 8 ore. Dichiarerà al termine di aver fatto una gara perfetta, ma di aver trovato un campione più forte di lui quest’oggi.
Frodeno, dopo le ripetute forature, scende dalla bici, inizia a correre, accusa crampi, si riprende e inizia a volare: fa segnare un parziale di giornata di 2h43’14” che gli vale il gradino basso del podio.
Schildknecht, Degasperi e Plese corrono appaiati fino al 25° km. Poi Degasperi accusa qualche problema di stomaco e cala il ritmo perdendo terreno sul duo.
Il Dega ancora una volta non si perde d’animo e, dopo questo momento di crisi, torna a correre e riesce a superare al 40° Plese, conquistando così la Top5 nel tempo di 8h20’39”.
Crono che dopo quello di Daniel Fontana all’IM Florida 2013 (8:05:48), lo fa diventare balzare ai vertici della speciale graduatoria degli italiani più veloce di sempre sulla distanza.
Questo il commento del Dega al traguardo: “Ho fatto una gara prudente fino a metà della frazione ciclistica, poi mi sentivo sempre meglio e, nella seconda parte di gara, sono riuscito a fare un po’ di selezione insieme a Schildknecht e Plese. Nella frazione podistica sono partito a un ritmo che mi sembrava tranquillo rispetto a quelli a cui sono abituato nei 70.3. La seconda metà della maratona è stata un calvario, muscolarmente ero a pezzi, ho dovuto calare il ritmo e, negli ultimi due chilometri, ho stretto i denti per riconquistare la quinta piazza. Ho pagato, in questa parte di gara, la preparazione precaria dell’ultimo periodo. Le On CloudSurfer e i Compressport US mi hanno aiutato parecchio a tenere a bada l’infiammazione al tendine d’achille che patisco da un po’, sto cercando la soluzione definitiva con dei nuovi plantari ma, ancora non l’ho trovata e così, al 21° km ho sostituito i plantari nuovi con quelli vecchi per evitare di sovraccaricare ulteriormente i polpacci. Un grazie ai miei sponsor, alla mia famiglia, alla mia squadra, ai miei amici e ai miei supporter che non mi hanno mai fatto mancare il loro sostegno neanche nei momenti più difficili“.
Naturalmente il Dega è felicissimo del risultato raggiunto che gli ha permesso di guadagnare preziosi punti per la qualifica per il Mondiale Ironman Hawaii a Kona. Ora il forte atleta fiemmese è al 51° posto del ranking mondiale.
Alessandro Degasperi
Ha vestito l’azzurro più di una volta ed è salito sui podi delle più importanti competizioni nazionali e non di triathlon olimpico. Dopo i secondi posti nel 2007 e 2008 ai Campionati Europei di Ironman 70.3 decide di dedicarsi alla distanza raccogliendo ottimi risultati, soprattutto dal 2011. Nel 2012 il Dega corona uno dei suoi sogni vincendo l’Ironman 70.3 di Zell Am See (Salisburgo) e conquistando numerosi podi. Difende i colori del CUS Trento. Nel 2013 è medaglia di bronzo agli Europei di Ironman 70.3 di Wiesbaden, secondo all’Ironman 70.3 Italy e terzo al Challenge Rimini. Il Dega è supportato da alcune tra le più importanti aziende a livello mondiale: On, Bianchi, PowerBar, Aquasphere, Pasta Young Endurance, Compressport, Rudy Project, Santini, fi’zi:k, Vision, Campagnolo, Garmin, Trispecialist.com.
Sito internet: www.aledegasperi.net
Facebook: www.facebook.com/degasperiale
Twitter: @tridega
Fonte: comunicato stampa
CLASSIFICA, CRONACA E LISTA ITALIANI FINISHER IRONMAN GERMANY 06-07-14