Roberto “Massiccione” Zanda ha partecipato alla Yucon Arctic Ultra, la gara di 300 miglia no-stop in autosufficienza partita il 1° febbraio da Whitehorse, in Canada.

Le temperature proibitive (tra i – 35° e i – 47°) hanno reso la competizione ancora più ardua. L’ironman sardo, a due terzi del percorso, si è perso. Ritrovato dalle motoslitte dell’organizzazione, è stato portato in ospedale… Forza Massiccione!

Il triathlon (non solo) sardo vive ore di apprensione per uno dei suoi personaggi più noti: Roberto “Massiccione” Zanda, fondatore della Survival Triathlon e uno dei primi sardi a portare a termine un Ironman, prima di dedicarsi alle ultramaratone e alle gare estreme. Zanda sta vivendo in Canada il momento più drammatico della propria carriera.


Il sessantenne cagliaritano stava partecipando alla Yukon Arctic Ultra, gara di 300 miglia no-stop, in autosufficienza, partita il 1° febbraio da Whitehorse, in Canada. Un’edizione drammatica, che, a causa delle bassissime temperature (tra i -35° e i -47°) ha visto soltanto due persone tagliare il traguardo.


Zanda era il terzultimo rimasto in gara alla Yukon Arctic Ultra 2018, quando, più o meno a due terzi del percorso, ha smarrito le indicazioni della pista.

Zanda era il terzultimo rimasto in gara quando, più o meno a due terzi del percorso, ha smarrito le indicazioni della pista. Lì, dopo sei giorni di gara in condizioni proibitive, è iniziata la sua odissea.


Stremato dal freddo, dopo aver vagato per tutta la notte in cerca di aiuto, rimasto scalzo, “Massiccione” ha incredibilmente resistito, sino a quando non è stato recuperato dalle motoslitte dell’organizzazione, forse partite troppo tardi. Quando è stato trovato e portato in elicottero all’ospedale di Whitehorse, le sue condizioni erano a dir poco preoccupanti.


Il 12 febbraio, trasferito a Vancouver, l’irriducibile sardo sta provando a salvare ciò che resta dei suoi piedi martoriati e delle sua mani orribilmente sfregiate dal gelo.


Le bassissime temperature (tra i - 35° e i - 47°) hanno reso ancora più ardua la Yukon Arctic Ultra 2018

Le bassissime temperature (tra i – 35° e i – 47°) hanno reso ancora più ardua la Yukon Arctic Ultra 2018


Dalla Sardegna arriva in Canada l’incredibile sostegno del mondo sportivo che sta seguendo preoccupato e commosso la sua vicenda. E già molti si stanno adoperando per avviare una gara di solidarietà che renda almeno un po’ meno drammatica una vicenda che lo segnerà per sempre.


All’eccezionale atleta sardo, campione di determinazione e coraggio, gli auguri della redazione di Fcz per una guarigione che sia la più rapida e completa possibile. Forza Massiccione!


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