Sabato 5 novembre si è disputato a Henderson, nel Nevada, il Campionato Mondiale ITU di triathlon lungo. Per via delle condizioni atmosferiche proibitive, è stata annullata la frazione di nuoto di 4 km e si disputato un bici-corsa con 120 km in sella e 30 km a piedi.

In campo maschile, la gara ha salutato il successo dello statunitense Jordan Rapp, autore di un 2011 strepitoso, dopo il terribile incidente occorsogli a marzo del 2010: fu travolto in bici e si temette per la sua stessa vita, ma Rapp è riuscito non solo a tornare a gareggiare, ma anche a vincere, portandosi a casa quest’anno il titolo di campione ai Giochi Panamericani, il successo nel prestigioso Ironman Canada e ora questo titolo iridato.

Alle sue spalle è giunto l’australiano Joe Gambles, a completare il podio il francese Sylvain Sudrie. Il danese Martin Jensen, dopo aver fatto segnare nettamente il miglior split in bici, si è dovuto accontentare della medaglia di legno, mentre solo sesto è giunto il tedesco Michael Raelert.

Subito dietro è arrivato il nostro Massimo Cigana che, anche se attardato da problemi a una ruota e da crampi, è stato autore di un’ottima prova.

In campo femminile, l’oro è andato a Rachel Joyce: la britannica ha così portato a sei il numero complessivo di medaglie d’oro ITU nel Long Distance per la Gran Bretagna che raggiunge così la Danimarca in cima alla graduatoria delle nazioni con il maggior numero di successi.

Alle spalle di Joyce, autrice della seconda prestazione ciclistica alle spalle dell’aussie Nikki Butterfield (poi quarta), è arrivata la connazionale Leanda Cave, mentre a completare il podio ci ha pensato la statunitense Meredith Kessler.

Nonostante i problemi fisici, l’azzurra Edith Niederfriniger è riuscita a terminare la prova al 14° posto, onorando la maglia azzurra che ha indossato per l’ultima volta.

Purtroppo un amaro ritiro per gli altri due azzurri in gara, Martina Dogana e Matteo Annovazzi, entrambi alle prese con problemi respiratori.

Di seguito le dichiarazioni dei nostri portacolori.

EDITH NIEDERFRINIGER
Oggi sono riuscita a finire una gara durissima sia fisicamente che mentalmente e ci sono riuscita per due motivi: per me stessa e perché volevo onorare un’ ultima volta la maglia azzurra che nella mia carriera mi ha regalato tante soddisfazioni!

MARTINA DOGANA
DNF. E’ una brutta sigla, vuol dire ritirata… Oggi ho dovuto cedere a una crisi respiratoria, ma che rabbia! Fermarsi è sempre una decisione difficile da prendere, in più con la maglia azzurra addosso e a tanti km da casa, dopo tanti mesi di allenamento, fa davvero male. Voglio fare i miei più grandi complimenti a Massimo, ottimo settimo, e alla sempre esemplare Edith che ha tenuto duro nonostante anche lei avesse problemi respiratori. Un abbraccio a Matteo costretto a fermarsi. Noi guardiamo avanti, sempre!

MASSIMO CIGANA
Sono felice di questa settima posizione, non ho mai sofferto tanto nella frazione di corsa in tutta la mia carriera. In bici mi si è rotto un raggio della ruota davanti e ho avuto parecchi problemi negli ultimi 50 km. Ho tenuto il ritmo di Rapp, ma poi a piedi ho sofferto di crampi per tutti i 30 km della frazione e per tre volte sono stato costretto a fermarmi e a fare stretching. Potevo sicuramente ottenere una posizione migliore, ma sono comunque soddisfatto.

MATTEO ANNOVAZZI
Questo è lo sport: due mesi di duri allenamenti, pedalate al buio per via delle giornate troppo corte, enormi rinunce per cercare di ripagare la fiducia di chi ha creduto in te e per togliersi un’altra piccola soddisfazione. Arriva il tanto sospirato giorno della gara e tutto sfuma per una crisi respiratoria. E’ davvero doloroso ritirarsi mentre fai un Mondiale con la maglia della nazionale, ma questa è la dura legge dello sport. Lo sport mi ha formato e mi ha dato sani principi e immense soddisfazioni, per questo motivo accetto con serenità questo risultato negativo. Grandissimi complimenti a Massimo ed a una stoica Edith che nonostante abbia avuto lo stesso mio problema, ha terminato egregiamente la gara. Un abbraccio a Martina Dogana che invece si è dovuta ritirare.

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CLASSIFICA
(completa qui)

Uomini
1 Jordan Rapp USA 05:00:15 00:00:00 00:00:00 03:09:20 00:01:23 01:49:31
2 Joe Gambles AUS 05:02:57 00:00:00 00:00:00 03:09:17 00:01:12 01:52:28
3 Sylvain Sudrie FRA 05:03:23 00:00:00 00:00:00 03:09:13 00:01:45 01:52:25
4 Martin Jensen DEN 05:05:23 00:00:00 00:00:00 03:03:33 00:01:34 02:00:15
5 Nicholas Thompson USA 05:11:38 00:00:00 00:00:00 03:18:51 00:01:50 01:50:58
6 Michael Raelert GER 05:11:41 00:00:00 00:00:00 03:12:42 00:01:12 01:57:47
7 Massimo Cigana ITA 05:13:14 00:00:00 00:00:00 03:11:04 00:01:30 02:00:40
8 Esben Hovgaard DEN 05:16:49 00:00:00 00:00:00 03:19:45 00:01:58 01:55:06
9 Scott Neyedli GBR 05:17:22 00:00:00 00:00:00 03:21:02 00:01:47 01:54:33
10 Petr Vabrousek CZE 05:18:47 00:00:00 00:00:00 03:23:57 00:01:31 01:53:19

Donne
1 Rachel Joyce GBR 05:34:15 00:00:00 00:00:00 03:33:09 00:01:36 01:59:31
2 Leanda Cave GBR 05:37:35 00:00:00 00:00:00 03:36:42 00:01:34 01:59:20
3 Meredith Kessler USA 05:40:45 00:00:00 00:00:00 03:35:15 00:01:37 02:03:54
4 Nikki Butterfield AUS 05:44:34 00:00:00 00:00:00 03:31:13 00:01:23 02:11:58
5 Malaika Homo USA 05:46:37 00:00:00 00:00:00 03:36:41 00:01:23 02:08:34
6 Erika Csomor HUN 05:51:39 00:00:00 00:00:00 03:42:39 00:01:42 02:07:20
7 Tenille Hoogland CAN 05:55:54 00:00:00 00:00:00 03:42:39 00:01:30 02:11:46
8 Michelle Vesterby DEN 05:56:34 00:00:00 00:00:00 03:39:32 00:01:57 02:15:06
9 Janine Sax NZL 06:02:43 00:00:00 00:00:00 03:44:21 00:01:52 02:16:31
10 Ewa Bugdol POL 06:07:06 00:00:00 00:00:00 03:53:20 00:01:34 02:12:12
14 Edith Niederfriniger ITA 06:13:24 00:00:00 00:00:00 03:51:11 00:02:51 02:19:23