Luciano Furlani

1984, un uomo solo a… Kona!

è stato il primo italiano a partecipare e conquistare la finish line dell’evento mito del triathlon mondiale, l’Ironman Hawaii. Una passione triathlon che ha valicato gli oceani!

Luciano è il protagonista della puntata numero 127 di Passione Triathlon, intervistato da Dario Daddo Nardone in diretta, martedì 2 marzo 2021 dalle 19.

SINOSSI

Sin da bambino, lo sport ha fatto parte della vita di Luciano in maniera importante, qualsiasi tipo di sport: dal Basket con la grande Pesaro, al Tennis, dalla pallavolo, allo sci alpino e di fondo…
E poi la scoperta dell’endurance, o meglio, di quanto lo faccia stare bene far fatica facendo sport. Un concetto che noi triatleti abbiamo scritto nel DNA e che a lui ha permesso di “inventare” e scovare il triathlon.
A metà anni 70 con gli “Omaccioni”, il suo gruppo di indivisibili e instancabili amici, correva, pedalava e nuotava, in acque libere, sempre, il più possibile, rendendo la sfida ogni volta più suggestiva e affascinante.
Poi un trafiletto sul giornale che parla di un “triathlon esotico” alle Hawaii lo colpisce: esisteva una gara che metteva insieme questa sua grande passione e lui aveva deciso che sarebbe andato a farla.
Un’impresa titanica per l’epoca il solo iscriversi, con uno scambio di lettere via posta aerea con l’organizzazione… E poi gli allenamenti di preparazione, la ricerca degli sponsor, la preparazione del bagaglio bici, gli spaghetti e il parmigiano a Kona che spopolano tra gli atleti, le foto con Dave “The Man” Scott, Scott Tinley, le gemelle Sylviane e Patricia Pontous, il boss di Ironman Valerie Silk…
Il 6 ottobre 1984, una data indelebile, così come quei 226 chilometri di nuoto, bici e corsa che non scorderà mai e che gli permettono, ogni volta che rivede e prende tra le mani il suo pettorale 406 e la sua maglia da finisher, di sentire un’energia potente pervaderlo, una scossa in tutto il corpo che lo fa sentire vivo!
E quella è solo la prima incredibile storia che ci ha raccontato “l’uomo che ha inventato il triathlon” che continua, a 74 anni, a sognare nuotando, pedalando e correndo!
Grazie Luciano!