Il 2020 è stata una stagione piena di sfide e novità per la vita dei PRO del Mondo Triathlon, andiamo a scoprire alcune delle loro storie.

Iniziamo con il canadese Cody Beals, sempre molto trasparente, che ha postato sui suoi social il bilancio della sua stagione: tra montepremi, ingaggi e sponsorizzazioni, le sue entrate nel 2020 sono calate del 40%, nonostante lui si ritenga uno dei fortunati perché i suoi partner gli hanno comunque confermato il loro supporto.

Tanti PRO hanno dovuto invece abbandonare il loro “status” e questo si evince chiaramente dai dati Ironman: nel 2019 sono stati 1.081 gli atleti professionisti registrati, nel 2020 si è passati a 704… E di certo l’incertezza che ancora viviamo in questo inizio 2021 non aiuta.

Diversi sono stati gli atleti che avevano già deciso di appendere muta, bici e scarpe al classico chiodo proprio nella passata stagione, primo tra tutti “l’aviatore”, Jesse “Top Gun” Thomas, pluri vincitore, con i suoi Rayban, del mitico Wildflower Triathlon.

Anche l’ex iridato di Kona, Frederik Van Lierde, aveva deciso che il 2020 sarebbe stato l’anno dell’addio, al termine di un’incredibile carriera corredata da 9 scintillanti successi Ironman: Hawaii, 5 volte Nizza, South Africa, Mexico, Lanzarote.

Il belga aveva però altri progetti in mente per la sua ultima stagione da professionista, voleva chiudere con la conquista di un altro grande Ironman…. E invece si è dovuto accontentare di vincere un triathlon di casa, il mezzo di Menen davanti ai suoi connazionali Pieter Heemeryck e Bart Aernouts che l’hanno “scortato”.

Doppio ritiro per la famiglia McKenzie: Luke e Beth hanno infatti deciso di dire stop alla triplice per dedicarsi al loro business e alla loro famiglia.

Anche loro in realtà avevano già deciso che il 2020 sarebbe stato il loro ultimo anno di professionismo, di fatto la pandemia mondiale di COVID-19 non ha più di tanto “stravolto” i loro piani.

«Beth e io avevamo scelto Challenge Roth come nostra ultima gara, quando è stato annullato semplicemente è tutto finito. Mia moglie era ottimista e pensava che avremmo avuto l’opportunità di partecipare ad altri eventi durante il resto della stagione (lei lo ha fatto), ma per quanto mi riguarda non avevo più il desiderio di continuare ad allenarmi per qualcosa di così incerto.»
Luke McKenzie

Luke e Beth McKenzie
Luke e Beth McKenzie

Altra storia particolare quella della canadese Angela Naeth che ha utilizzato il 2020, sfruttando lo stop alle competizioni, per fare quello che non aveva mai potuto fare per se stessa: si è sottoposta a un trattamento intenso contro la malattia di Lyme (patologia trasmessa dalle zecche).

Un po’ di tempo senza gare e allenamenti intensi, dedicandosi esclusivamente a cercare di risolvere il suo problema, con l’intento ovviamente di tornare a indossare il pettorale per andare ancora più forte di prima.

Annata decisamente speciale per un’altra grande coppia del triathlon mondiale: innanzitutto, a inizio ottobre 2020, lo statunitense Tim O’Donnell ha finalmente potuto festeggiare il suo compleanno (l’1 ottobre 2020 ha compiuto 40 anni!), invece che pensare e dedicarsi esclusivamente al Mondiale Ironman di Kona!

E sua moglie Rinnie, la grande campionessa australiana Mirinda Carfrae (tre volte d’oro all’Ironman Hawaii), gli ha fatto qualche giorno fa un bellissimo regalo: il 4 gennaio 2021 è nata la loro seconda figlia, Finnian.

Dopo due anni di inattività, Carfrae ha inoltre firmato un importante accordo di sponsorizzazione, entrando a far parte della famiglia Aqua Sphere, sempre insieme a suo marito Tim.

Concludiamo la nostra rassegna parlando di Sarah Piampiano che, oltre al pettorale già pronto per Kona 2021, condivide con Rinnie anche un’altra cosa: il pancione!

L’ironwoman statunitense è in dolce attesa, a giorni partorirà il suo primogenito, e si sta godendo questo periodo della sua vita facendo cose che non si era mai potuta permettere nelle stagioni precedenti.

«Mi manca allenarmi e mi mancano veramente le gare, ma sono così grata di poter vivere questo periodo facendo cose che non avrei mai potuto fare per via dei carichi d’allenamento.»

«Da quando vivo nel nord della California, ho sempre desiderato ad esempio di vedere un alce, ma non ho mai avuto l’opportunità di farlo… Ieri ho fatto una fantastica escursione con un caro amico e abbiamo parlato di famiglia, di vita, del diventare mamma, del triathlon, del COVID, della politica… Sono tornata a casa felice!

«A volte vale la pena fare un passo indietro e fare un respiro profondo!»

– Sarah Piampiano

Frederik Van Lierde vince l'ultima sua gara da Pro, il 13 settembre 2020, il triathlon half distance di Menen, nel suo Belgio
Frederik Van Lierde vince l’ultima sua gara da Pro, il 13 settembre 2020, il triathlon half distance di Menen, nel suo Belgio