“Defy the Impossibile” (sfidare l’impossibile), questa è la sfida che affronteranno quattro campionissimi del triathlon mondiale nella primavera del 2022.

Stiamo parlando di triathlon “iron distance” (cioè sulle mitiche distanze di 3.8K di nuoto, 180K di bici e 42.2K di corsa), e stiamo parlando di abbattere muri che paiono indistruttibili: andare sotto le 7 ore per gli uomini e sotto le 8 ore per le donne!

Per riuscire in questa “impossibile mission”, pianificata dalla Pho3nix Foundation diretta dal grande Chris “Macca” McCormack, sono stati arruolati due donne, Nicola Spirig e Lucy Charles-Barclay, e due uomini, Alistair Brownlee e Kristian Blummenfelt.

Una sfida incredible che vuole abbattere le due attuali migliori prestazioni sulla distanza, entrambe ottenute al Challenge Roth: l’8:18:13 fatto segnare da Chrissie Wellington il 10 luglio 2011;
e il 7:35:39 di Jan Frodeno del 17 luglio 2016.

Di fatto, per riuscire nell’impresa, Alistair (due volte campione olimpico) e Kristian (detentore della migliore prestazione sul mezzo iron) dovranno nuotare a ritmo da medaglia olimpica in acque libere; pedalare a una velocità media di 51 chilometri all’ora per 180 chilometri e correre una maratona sotto le 2 ore e 30 minuti.

E di certo Nicola (campionessa olimpica) e Lucy (tre volte migliore runner dell’Ironman Hawaii) non potranno passeggiare per riuscire a stampare almeno un 7:59:59.

Defy the impossible, Phoenx sub 7 e Phoenix sub 8: Alistair Brownlee, Nicola Spirig, Lucy Charles-Barclay e Kristian Blummenfelt
Defy the impossible, Phoenx sub 7 e Phoenix sub 8: Alistair Brownlee, Nicola Spirig, Lucy Charles-Barclay e Kristian Blummenfelt

Ma com’è nato questo progetto?

La storia, guarda un po’, si ripete: ancora una volta intorno a un tavolo, come una scommessa tra amici, come ha spiegato il britannico Alistair Brownlee.

«Ci siamo seduti attorno a un tavolo dopo una gara in Bahrain, discutevamo sulla possibilità di battere le migliori prestazioni e le ragazze pensavano che, nelle giuste condizioni, fosse possibile andare sotto le 8 ore. Io allora ho aggiunto che pensavo possibile andare sotto le 7 ore per gli uomini… A quel punto, un mix di spavalderia e istinto competitivo ci ha fomentato e, prima che ce ne rendessimo conto, avevamo tutti accettato l’idea non solo di tentare di andare più veloci di chiunque altro nella storia, ma addirittura di rompere le mitiche barriere delle 7 e 8 ore!»
– Alistair Brownlee

Dietro a “Defy the Impossibile” c’è ancora una volta Macca, che ha dimostrato in questi anni come sia capace di dare al triathlon grande visibilità, come già fatto grazie ai progetti Bahrain Endurance 13 e Super League Triathlon; e ora guidando la sfida della The Pho3nix Foundation, organizzazione senza scopo di lucro che sostiene la partecipazione sportiva tra i giovani.

L’aussie, due volte iridato a Kona, ha voluto spiegare in dettaglio il senso dei progetti Pho3nix SUB7 e SUB8, nati per «incoraggiare i giovani a utilizzare lo sport per progredire per un bene superiore».

«A Roth nel 1996 il tedesco Lothar Leder ha infranto per la prima volta il muro delle 8 ore; nel 2019, Eliud Kipchoge a Vienna è diventato il primo atleta a correre una maratona in meno di due ore… Se Alistair o Kristian romperanno il muro delle 7 ore e Nicola o Lucy quello delle 8 ore, diventerebbero le rock star dello sport di resistenza. Quella che tenteranno di realizzare è quasi la perfetta sfida atletica di resistenza multisportiva. È davvero un tentativo di sfidare l’impossibile.»
– Chris McCormack

«Questa sarà la cosa più difficile a cui abbia mai preso parte. La mia speranza è di riuscire a essere fonte d’ispirazione per chi ci seguirà, per aiutarli a spingersi oltre quanto non abbiano mai fatto prima, in qualsiasi aspetto della vita.»
– Lucy Charles-Barclay

«Questa potrebbe essere la sfida più difficile della mia carriera, ma anche la più gratificante se sarò in grado di mostrare agli altri ciò che è possibile raggiungere dando il meglio di sé.»
– Nicola Spirig

«Molti dicono che quello che vogliamo fare è impossibile da realizzare… Bhé, sarebbe fantastico riuscire a “smentire” chi non crede in questo progetto. A mio avviso, riuscire nella nostra impresa significherebbe avere un grande impatto per incoraggiare in particolare i giovani a essere più attivi.»
– Kristian Blummenfelt

L’imprenditore polacco, fondatore della Fondazione Pho3nix, Sebastian Kulczyk ha infine dichiarato che “La missione dei progetti Pho3nix SUB7 e Pho3nix SUB8 è ispirare le persone di tutto il mondo, testando i limiti delle prestazioni umane“.

«Oltre a lanciare una sfida ad Ali, Kristian, Nicola e Lucy per Defy The Impossible, la Pho3nix Foundation mira a incoraggiarci tutti per sfidare il nostro impossibile, qualsiasi esso sia: una corsa di 5K, una maratona, una vasca in piscina o l’attraversamento del Canale della Manica. Non avevo mai fatto un triathlon prima dei miei 39 anni, mi ha ispirato guardare in tv Chris McCormack in TV e così ho indossato la muta e ho provato. La mia ambizione per The Pho3nix Foundation è incoraggiare una maggiore partecipazione allo sport, specialmente tra i bambini che stanno affrontano grandi ostacoli nella loro vita.»
Sebastian Kulczyk

Sito ufficiale The Pho3nix Foundation, progetti Pho3nix SUB7 e Pho3nix SUB8: https://www.sub7sub8.com

Defy the impossible, Phoenx sub 7 e Phoenix sub 8: Nicola Spirig, Kristian Blummenfelt, Lucy Charles-Barclay e Alistair Brownlee
Defy the impossible, Phoenx sub 7 e Phoenix sub 8: Nicola Spirig, Kristian Blummenfelt, Lucy Charles-Barclay e Alistair Brownlee