Nicola Spirig non si nasconde: in una conferenza stampa dichiara che sarà al via dei Giochi Olimpici giapponesi del prossimo anno.

La campionessa svizzera – 38 anni compiuti lo scorso febbraio – correrà così la sua quinta Olimpiade. Un record. Un nuovo traguardo per lei che ha ancora fame di… triathlon.

Qualcuno potrebbe commentare: “Ma chi glielo fa fare?“. La risposta l’ha data la stessa Spirig in un’intervista: “Perché vale sempre la pena rincorrere i sogni”.

Il rinvio dei Giochi giapponesi al 2021, tra l’altro, è stato un sollievo per lei, poiché le ha permesso di riprendersi da un infortunio al flessore dell’anca.

Atleta della nazionale svizzera dal 1998, anche in questa occasione ha avuto dalla sua parte il marito Reto Hug, ex triatleta, il suo allenatore Brett Sutton e i suoi sponsor.

“Superfrau” – superdonna, come la chiamano i suoi compatrioti – continua quindi a sognare. Ora, appunto, è tornata a rincorrere un sogno a “cinque cerchi”:

“Prima della cancellazione olimpica, il programma di qualificazione era molto duro. Avevo bisogno di punti di qualificazione e nel 2019 e all’inizio del 2020 non è stato facile conciliare famiglia e sport. Ora ho praticamente soddisfatto tutti i criteri di qualificazione e posso adattare la preparazione e le gare ai miei doveri verso la famiglia”.

Come piace a lei:

“La mia famiglia è il mio superpotere. Non posso dare meno del 100% a tutto, proprio perché amo entrambe le parti della mia vita allo stesso modo. Atleta o madre? Perché scegliere?!”.

Nicola è mamma di tre bimbi, il primo, Yannis, nato dopo l’oro di Londra 2012, la seconda, Malea, dopo l’argento di Rio 2016 e il terzo, Alexis, un anno fa.


Nicola Spirig si prende il sesto titolo europeo di triathlon in carriera giovedì 9 agosto 2018 a Glasgow, Gran Bretagna (Foto ©ETU Media)

IDEE CHIARE E… QUANTE MEDAGLIE!

“Voglio semplicemente essere la migliore in quello che faccio.” Affermazione tanto schietta quanto vera. A parlare per lei sono soprattutto le due medaglie olimpiche – oro a Londra 2012 e argento a Rio 2016 -, e i sei titoli europei, l’ultimo vinto nel 2018, a 36 anni!, davanti alla britannica Jessica Learmont e alla francese Cassandre Beaugrand.

E ora la quinta Olimpiade, dopo Atene 2004 (19^), Pechino 2008 (6^), Londra 2012 e Rio 2016.

E UN GIORNO ARRIVO’ IL TRIATHLON

“I miei genitori mi hanno dato l’opportunità di provare svariati sport. Ho giocato a pallacanestro per un lungo periodo e, in inverno, andavamo a sciare e a fare snowboard con tutta la famiglia. Mio padre mi portava con sé a intraprendere tour sciistici, o a scalare o fare canottaggio. Andavo al club di nuoto e ho partecipato per la prima volta ad un triathlon all’età di dieci anni.”

Il padre, Sepp, fu anche il suo primo allenatore. Poi, dopo 15 anni, nel 2010, arrivò Brett Sutton, ancora suo coach.

A quel punto Nicola ripose nel cassetto la sua laurea in giurisprudenza e decise di fare esclusivamente l’atleta.