È inutile negarlo, le nostre amate gare ci mancano moltissimo!

Il triathlon è il nostro stile di vita ed essere un triatleta significa anche mettersi un pettorale e misurarsi con se stessi e con gli altri compagni di fatica.

Io sono convinto del fatto che questo momento sia quello propizio. Sì, è così!

Mi spiego meglio.

Proprio ora, in questo istante, abbiamo la possibilità di ritornare all’essenza, alla poesia romantica del nostro amato sport, a riassaporarne la fragranza.

Sì, è ora il momento di vibrare di quella gioia che ci pervade al solo pensiero di nuotare, pedalare e correre, le tre attività che sin da bambini tutti noi adoravamo e non vedevamo l’ora di fare.


Parentesi doverosa e molto pratica: è appena uscito il nuovo Decreto del nostro Governo e si aprono degli spiragli per gli eventi di massa, tutto è in evoluzione.
C’è da essere ottimisti (non diciamo positivi che se no qui è un casino 😆)!

Io vi dico quello che è il mio sentore: secondo me si potrà tornare già in questa stagione a mettere un pettorale, magari per partecipare ad eventi di triathlon con formati anche diversi rispetto ai canonici. Stiamo con le antenne ben alzate, c’è fermento…

Al di là di questa mia percezione, è proprio in questo momento storico così particolare (per alcuni di noi l’evento scelto è in forse o magari è già stato annullato o posticipato) che abbiamo a portata di mano una grande possibilità di cui vi parlavo poche righe fa…

Torniamo a riassaporare la fragranza del triathlon!
Che intendo?


Prenditi qualche istante per te e chiudi gli occhi…

Rimmergiti in quella magica atmosfera del pre gara: il viaggio, il ritiro del pettorale, la zona cambio.
Senti gli odori, ascolta i rumori, ricorda i colori…
È tutto così vivido!

E ora ecco quello strepitoso mix di emozioni che sale dallo stomaco mentre ti stai allineando per la tua partenza.
Un miscuglio esplosivo di tensione, trepidazione, concentrazione.

Nell’istante esatto in cui arriva il suono della tromba che dà lo start, ti senti inebriato di adrenalina e ti butti con coraggio, determinazione e decisione nella tua triplice avventura.

Sei partito!

C’è da nuotare, pedalare, correre dando il meglio di te, un magnifico film ogni volta diverso e ogni volta sempre così affascinante e coinvolgente.

Fino in fondo, fino alla finish line, quegli ultimi meravigliosi e agognati metri di corsa in cui ti stai già preparando e godendo il TRIpudio, l’apoteosi, l’esplosione di gioia!

Ed eccola, senti la voce del Daddo, sta urlando il tuo nome, ti viene la pelle d’oca, alzi le braccia al cielo e ti commuovi mentre sei in estasi.

Il tuo traguardo, ce l’hai fatta, il tuo sogno realizzato!


Questo è il godimento che il triathlon, maestro di vita, ci dona, chiedendoci di portare a spasso la compagna fedele dei nostri viaggi triatletici, quella sana, travolgente ed esaltante fatica.

Dai ragazzi! Usciamo di casa e andiamo a nuotare, a pedalare e a correre, riconquistando i nostri spazi.
Sudiamo e sentiamo i nostri muscoli avere fame d’aria e di muoversi ancora e ancora.
Con un sorriso grande, e ricolmo di grinta, stampato sul viso.

Siamo triatleti!

Siamo persone profondamente fortunate e ce la meritiamo tutta questa fortuna, perché per raggiungere i nostri obiettivi siamo capaci di desiderare, decidere e dedicarci con tutto il nostro coraggio per la conquista della nostra meta.

Vi voglio bene cari amici triatleti (rodati e futuri) e la certezza è che, ci auguriamo tutti il prima possibile, ci rivedremo sui campi gara e avrò ancora una volta l’onore di accogliervi al traguardo con la mia voce, il mio sorriso e, ve lo prometto, un grande abbraccio.

Dario Daddo Nardone

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