Era nell’aria, ma anche sacrosanto e inevitabile. Ora è ufficiale: i Giochi Olimpici non si svolgeranno nell’estate di quest’anno. Assurdo (e rischioso) continuare a pensare di riuscire a farli disputare, visto soprattutto l’evolversi dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia del coronavirus.

Presa la decisione, ora il CIO sta individuando quali potrebbero essere le nuove date, avendo già specificato nel comunicato che la competizione dovrà svolgersi “non dopo l’estate 2021“.

Facile a dirsi, meno a farsi. Confermare la kermesse sportiva per eccellenza a fine luglio-agosto-settembre potrebbe essere la soluzione migliore, ma renderla ufficiale vorrebbe dire fare i conti senza l’oste. Bisognerà infatti attendere la fine dell’emergenza, avere chiaro quando potranno riprendere i diversi percorsi di qualificazione dei singoli sport, senza contare i risvolti economici che potrebbero cadere su altri appuntamenti (come Mondiali ed Europei dei singoli sport), che nella migliore delle ipotesi potrebbero dover essere posticipati.

E se si anticipasse di un mese, ovvero si prendesse in considerazione giugno? In questo caso ci sarebbe una sovrapposizione con gli Europei di calcio…

La più percorribile sembrerebbe la terza opzione: fissare i Giochi con inizio nella seconda metà di agosto o addirittura in settembre-ottobre.

ZANARDI: “UN RINVIO CHE MI TAGLIA LE GAMBE”

Fenomeno, strepitoso, unico. E ironico, come in pochi sanno essere. Alex Zanardi riesce a sorprenderci ogni volta e lo ha fatto anche ieri quando, subito dopo l’annuncio del rinvio (anche) delle Paralimpiadi al 2021, ha twittato: “Passatemi la battuta, il rinvio delle Olimpiadi mi taglia le gambe”.


Alex Zanardi al traguardo dell’Ironman 70.3 Italy 2019.

Di seguito il comunicato dell’ITU , la nota del CONI e il comunicato del CIP

IL COMUNICATO DELL’ITU

24 marzo 2020
Il Comitato Olimpico Internazionale, il Comitato Paralimpico Internazionale e il Comitato Organizzatore di Tokyo 2020 hanno appena annunciato che i Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020 sono stati posticipati non oltre l’estate del 2021. “Nelle circostanze attuali e sulla base delle informazioni fornite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità oggi il Presidente del CIO e il Primo Ministro del Giappone hanno deciso che i Giochi della XXXII Olimpiade di Tokyo devono essere riprogrammati per una data successiva al 2020, ma non oltre l’estate del 2021, per salvaguardare la salute degli atleti, tutti i soggetti coinvolti nei Giochi olimpici e la comunità internazionale ” ha affermato il CIO.

“Supportiamo pienamente questa decisione e tutto il team dell’ITU sta ora lavorando in stretta collaborazione con il CIO, l’IPC, il Comitato Organizzatore di Tokyo e tutte le altre parti interessate per aiutare a trovare le date migliori per lo svolgimento dei Giochi, come cercare di trovare risposte a tutte le domande poste da questa difficile situazione” ha affermato Marisol Casado, Presidente dell’ITU e membro del CIO.

“Comprendiamo che al momento ci sono molte domande senza risposta e stiamo lavorando in tutti gli scenari per dare risposte a tutti e comunicare tutti i diversi scenari e soluzioni a tutte le parti appena possibile” ha aggiunto.

Il presidente del Comitato olimpico internazionale (CIO), Thomas Bach, e il Primo Ministro del Giappone, Abe Shinzo, hanno tenuto una conference call stamattina per discutere della situazione in costante cambiamento per quanto riguarda il COVID-19 e le Olimpiadi di Tokyo 2020. A loro si sono aggiunti Mori Yoshiro, presidente del comitato organizzatore di Tokyo 2020; il ministro olimpico, Hashimoto Seiko; il governatore di Tokyo, Koike Yuriko; il presidente della commissione di coordinamento IOC, John Coates; il direttore generale del CIO, Christophe De Kepper; e il direttore esecutivo dei Giochi Olimpici del CIO, Christophe Dubi.

Il presidente Bach e il primo ministro Abe hanno espresso la loro comune preoccupazione per la pandemia mondiale COVID-19 e per le conseguenze che ha sulla vita delle persone oltre al significativo impatto che sta avendo sulla preparazione degli atleti di tutto il mondo interessati dai Giochi. In una riunione molto amichevole e costruttiva, i due leader hanno elogiato il lavoro del Comitato Organizzatore di Tokyo 2020 e hanno preso atto dei grandi progressi compiuti in Giappone per combattere il COVID-19.

La diffusione senza precedenti e imprevedibile dell’epidemia ha visto il deteriorarsi della situazione nel resto del mondo. Ieri, il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato che la pandemia di COVID-19 sta “accelerando”. Attualmente ci sono oltre 375.000 casi registrati in tutto il mondo e in quasi tutti i paesi il loro numero sta crescendo di ora in ora.

Nelle circostanze attuali e sulla base delle informazioni fornite oggi dall’OMS, il Presidente del CIO e il Primo Ministro del Giappone hanno concluso che i Giochi della XXXII Olimpiade di Tokyo devono essere riprogrammati a una data successiva al 2020, ma non oltre l’estate 2021, per salvaguardare la salute degli atleti, di tutti i partecipanti ai Giochi olimpici e della comunità internazionale.

I leader hanno concordato sul fatto che i Giochi olimpici di Tokyo possano rappresentare un faro di speranza per il mondo durante questi tempi difficili e che la fiamma olimpica possa diventare la luce alla fine del tunnel in cui il mondo si trova attualmente. Pertanto, è stato concordato che la fiamma olimpica rimarrà in Giappone. È stato inoltre deciso che i Giochi manterranno il nome di Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020.

Giochi paralimpici di Tokyo 2020

A seguito di tale decisione, il Comitato Paralimpico Internazionale ha annunciato che i Giochi Paralimpici di Tokyo 2020 sono stati rinviati al 2021.

“Il rinvio dei Giochi Paralimpici di Tokyo 2020 a seguito dello scoppio globale di COVID-19 è assolutamente la cosa giusta da fare. La salute e il benessere della vita umana devono sempre essere la nostra priorità numero uno e mettere in scena un evento sportivo di qualsiasi tipo durante questa pandemia non è semplicemente possibile ” ha dichiarato Andrew Parsons, presidente dell’IPC.


LA NOTA DEL CONI

Il Presidente del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), Thomas Bach, e il Primo Ministro del Giappone, Abe Shinzo, hanno tenuto una conference call stamattina per discutere dell’ambiente in costante cambiamento in relazione a COVID-19 e ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020.

A loro si sono uniti Mori Yoshiro, Presidente del Comitato Organizzatore di Tokyo 2020; il ministro olimpico, Hashimoto Seiko; il governatore di Tokyo, Koike Yuriko; il Presidente della commissione di coordinamento IOC, John Coates; Direttore generale del CIO Christophe De Kepper; e il direttore esecutivo dei Giochi Olimpici del CIO, Christophe Dubi.

Il Presidente Bach e il Primo Ministro Abe hanno espresso la loro comune preoccupazione per la pandemia mondiale COVID-19 e per ciò che sta facendo alla vita delle persone e al significativo impatto che sta avendo sulla preparazione degli atleti del mondo per i Giochi.

In una riunione molto amichevole e costruttiva, i due leader hanno elogiato il lavoro del Comitato Organizzatore di Tokyo 2020 e hanno preso atto dei grandi progressi compiuti in Giappone per combattere il COVID-19. La diffusione senza precedenti e imprevedibile dell’epidemia ha visto il deteriorarsi della situazione nel resto del mondo. Ieri, il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato che la pandemia di COVID-19 sta “accelerando”.

Attualmente ci sono oltre 375.000 casi registrati in tutto il mondo e in quasi tutti i paesi e il loro numero sta crescendo di ora in ora.

Nelle circostanze attuali e sulla base delle informazioni fornite oggi dall’OMS, il Presidente del CIO e il Primo Ministro del Giappone hanno concluso che i Giochi della XXXII Olimpiade di Tokyo devono essere riprogrammati a una data successiva al 2020, ma non oltre l’estate 2021, per salvaguardare la salute degli atleti, di tutti i partecipanti ai Giochi Olimpici e della comunità internazionale.I leader concordarono sul fatto che i Giochi olimpici di Tokyo potessero rappresentare un faro di speranza per il mondo durante questi tempi difficili e che la fiamma olimpica potesse diventare la luce alla fine del tunnel in cui il mondo si trova attualmente. Pertanto, è stato concordato che la fiamma olimpica rimarrà in Giappone. È stato inoltre concordato che i Giochi manterranno il nome di Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020.


IL COMUNICATO DAL SITO DEL CIP

Il presidente del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), Thomas Bach e il Primo Ministro del Giappone, Abe Shinzo, dopo la teleconferenza di questa mattina hanno deciso di riprogrammare i Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo ad una data successiva al 2020, ma non oltre l’estate 2021, al fine di salvaguardare la salute degli atleti, di tutti i partecipanti ai Giochi Olimpici e Paralimpici e della comunità internazionale.

Insieme a loro c’erano il Presidente del Comitato Organizzatore Mori Yoshiro, il ministro olimpico Hashimoto Seiko, il governatore di Tokyo Koike Yuriko, il presidente della commissione di coordinamento IOC John Coates, il Direttore generale del CIO Christophe De Kepper e il direttore esecutivo dei Giochi Olimpici del CIO, Christophe Dubi.

Il presidente Bach e il primo ministro Abe hanno espresso la loro comune preoccupazione per la pandemia mondiale COVID-19 e al significativo impatto che sta avendo sulla preparazione degli atleti ai Giochi.
I leader hanno concordato sul fatto che i Giochi di Tokyo potessero rappresentare un faro di speranza per il mondo durante questi momenti difficili e che la fiamma olimpica potesse diventare la luce alla fine del tunnel in cui il mondo si trova attualmente. Pertanto è stato concordato che la fiamma olimpica rimarrà in Giappone.

È stato inoltre stabilito che i Giochi manterranno il nome di Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020. A seguito della decisione di rinviare i Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020, il presidente del Comitato paralimpico internazionale (IPC), Andrew Parsons, ha dichiarato quanto segue: “Il rinvio dei Giochi Paralimpici di Tokyo 2020 a seguito dello scoppio globale di COVID-19 è assolutamente la cosa giusta da fare. La salute e il benessere della vita umana devono sempre essere la nostra priorità numero uno e organizzare un evento sportivo di qualsiasi tipo durante questa pandemia non è semplicemente possibile.

Lo sport non è la cosa più importante in questo momento ma è preservare la vita umana; è quindi essenziale che vengano prese tutte le misure per cercare di limitare la diffusione di questa malattia. L’epidemia di COVID-19 sta ora colpendo quasi tutti i paesi del mondo e il numero di casi noti è aumentato di quasi cinque volte negli ultimi 10 giorni a 375.000. In un’epoca in cui molte importanti comunità in tutto il mondo sono bloccate, con posti di lavoro e negozi chiusi e le persone sono state invitate a non lasciare le proprie case, continuare a perseguire il sogno dei Giochi di Tokyo 2020 non avrebbe avuto senso, ed è per questo che il rinvio è l’unica opzione logica.

Prendendo questa decisione ora, tutti i soggetti coinvolti nel movimento paralimpico, compresi tutti gli atleti, possono concentrarsi completamente sulla propria salute e benessere e rimanere al sicuro in questo momento senza precedenti. Quando i Giochi Paralimpici si terranno a Tokyo il prossimo anno, saranno una spettacolare celebrazione globale dell’umanità che si riunirà di nuovo insieme. Il movimento paralimpico si basa sul superamento delle avversità da parte delle persone, ed è quello che faremo il prossimo anno”.

“Orgoglioso di far parte di un movimento che antepone la tutela della salute umana agli interessi economici. Rinviare i Giochi di Tokyo 2020 è un segno di rispetto nei confronti di chi sta perdendo i cari e soffrendo a causa del Covid 19. Che i Giochi possano diventare un momento di rinascita”, questo il commento del Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli.