Paolo Cazzaro è tornato a praticare sport dopo un periodo molto travagliato: nel 2005 ha subito una frattura completa al bacino e un danno neurologico permanente alla gamba sinistra a causa di un incidente in moto.
Dieci anni di sofferenze, che lo hanno portato a pesare 100 chili e a fumare 40 sigarette al giorno…
Poi un giorno ha detto basta, ha iniziato a fare passeggiate in montagna e a disintossicarsi dalla nicotina.
“L’unica risorsa per mantenere l’integrità fisica sarebbe stata quella di riprendere a fare sport – ha raccontato a Il Giornale di Vicenza -. Prima dell’incidente, nella seconda metà degli anni Ottanta, ero stato tra i primi a praticare il triathlon a Vicenza assieme a Davide Ugolotti, Andrea Masiero e pochi altri, smettendo poi ai tempi dell’università”.
Di Vicenza, 50 anni il prossimo 23 luglio, se è uscito dalla gabbia nella quale (si) era rinchiuso e se raccoglie e vince sfide sportive (e non solo) lo deve anche ad Alex Zanardi. Lo ha visto davanti a un hotel di Asiago, gli si è avvicinato e hanno iniziato a chiacchierare. Da lui ha scoperto che la Federazione Italiana Triathlon ha il settore paratriathlon.
“Mi sono sottoposto a tutta la trafila di visite mediche per essere inquadrato nella categoria corretta – ha dichiarato al quotidiano veneto -, ho cominciato ad allenarmi da solo e poi, tramite il direttore tecnico della Fitri, mi è stato presentato il veronese Luca Zenti, laureato in fisiologia dello sport a Leuven, che è diventato il mio allenatore e lo è tuttora. Ci siamo capiti subito e con lui è nato un rapporto ideale. Ho iniziato a fare le prime gare nazionali, classificandomi al terzo posto nella mia categoria PTS4″.
Il triathlon è il suo grande amore, ma non l’unico. Il prossimo obiettivo, infatti, è il record dell’ora. Il suo allenatore gli ha proposto di concentrarsi di più sulla bicicletta, Paolo fa fatica a correre. Giorno dopo giorno, monitorando i suoi allenamenti, gli ha lanciato la sfida:
“Da settembre abbiamo iniziato allora a costruire questo percorso che dovrebbe sfociare il prossimo autunno nel tentativo di superare il record attuale di 43.2K all’ora detenuto da un paratleta romano al velodromo bresciano di Montichiari.”
Cazzaro si allena un’ora e mezza sette giorni su sette, variando tra sci di fondo, corsa, bici e nuoto, dedicando dieci ore settimanali solo alla bici. A fine gennaio ha disputato i Campionati del Mondo di winter triathlon ad Asiago, organizzati dalla Triathlon 7C, la squadra con cui gareggia, classificandosi secondo di categoria.
In questo suo splendido percorso è accompagnato dalla moglie e dalla figlia di 7 anni ed è seguito da un equipe di medici, “che voglio ringraziare e senza i quali questa sfida al record dell’ora non sarebbe possibile”: l’urologa del San Bassiano Adara Caruso, l’algologo e medico al 118 di Vicenza Giampiero Gallo, che lo ha rimesso in pista insieme allo psichiatra di Villa Margherita Roberto Coppini e il fisioterapista Alberto Patuzzo. E ancora: Massimo Farronato, amministratore della Repente Selle di Marostica, che lo ha aiutato a studiare una seduta che si adatti ai suoi problemi di bacino.
Paolo, ultimamente, si è anche dato alla cucina… o meglio all’alta cucina, segue le lezioni del master di cucina all’università di Bologna. Chissà se anche in campo culinario ha già in mente la prossima sfida.