Valerio Curridori, di ritorno dall’Ironman 70.3 Barhain, traccia un bilancio della sua vita da triatleta scoprendo che oggi è più bella che mai.

E il personale raggiunto proprio sabato 7 dicembre è “solo” la ciliegina sulla torta…

A compiere il viaggio del (suo) mondo ci ha messo più di 80 giorni. Sono (diversi) anni che Valerio Curridori lascia la sua Sardegna per destinazioni sempre diverse seguendo la sua più grande passione: il triathlon. E l’intenzione di fermarsi non lo ha ancora minimamente sfiorato, anzi…

“Il 1° settembre è arrivata la sospirata pensione e quindi posso dedicare più tempo ed energie mentali alla pratica sportiva” ha dichiarato Curridori.

Il campione sardo sabato 7 dicembre 2019 ha concluso la sua stagione agonistica correndo l’Ironman 70.3 Bahrain. Gara nella quale non solo ha vinto la sua categoria (M65-69), ma ha anche centrato il suo personal best: 2:15 sui 90K di ciclismo, con un tempo finale di 4:45:33.

Una soddisfazione davvero grande che vuole (e deve) condividere con sua figlia Elisabetta, anche lei campionessa di triathlon:

“Ho accettato di seguire, in particolare per il ciclismo, le indicazioni e le metodologie di allenamento – per nulla romantiche e distensive – proposte da mia figlia Elisabetta, non senza lauto compenso, perplessità, scetticismo e accese discussioni. L’Ironman 70.3 Bahrain costituiva una sorta di banco di prova, l’esame conclusivo. Ancora stento a crederci: 2:15 nei 90 km, 4:45 al traguardo, è il mio personale nel triathlon! Ho impiegato 37 minuti sui 1.9K di nuoto e 1:45 sui 21.1K di corsa. Io, come sempre, ci ho messo testa, impegno, determinazione, forza di volontà, ma non sempre l’esperienza è maestra nella vita!”


Valerio Curridori al traguardo dell’Ironman 70.3 Bahrain 2019.

Di ritorno dal Bahrain Curridori ha tirato le somme di questo (ennesimo) anno vissuto di triplice:

“Nel corso di questi anni sono arrivato a due conclusioni, divenute ormai certezza: il bisogno di sport, inteso come impegno quotidiano, fatica, continua ricerca, miglioramento delle prestazioni, come inebriante sfida personale, e la passione per il viaggio e la conoscenza, diventati questi ultimi, una vera e propria malattia. Sport e viaggi sono per me un binomio inscindibile… Solo nel 2019 ho arricchito il mio “road-book” con Oasi di Taghit, in Algeria, per il Triathlon Deserto del Sahara, Ukraina, Svizzera, per il triathlon Extreme Helvetic Man; Bintan, Indonesia e Bahrain…”

Nel 2020 Valerio continuerà a viaggiare “rincorrendo” il triathlon, ma di una cosa siamo certi: il 25 ottobre lo vedremo al via dell‘Ironman 70.3 Sardegna, la prima gara del circuito “impallinato” organizzata sulla sua isola.


La classifica dell’Ironman 70.3 Middle East Championship Bahrain e delle altre gare del fine settimana la trovi in: