Lo spagnolo Javier Gomez ha dettato legge nell’Ironman 70.3 Portugal, corso a Cascais domenica 29 settembre 2019.

La vittoria gli ha consegnato la qualifica all’Ironman 70.3 World Championship 2020, a Taupo, in Nuova Zelanda.

Lui, però, in un’intervista rilasciata al magazine spagnolo Triathlon Noticias, ha ribadito il concetto: l’anno prossimo, avrà un unico grande obiettivo, le Olimpiadi di Tokyo 2020.

C’è da dire una cosa su Javier Gomez: il ragazzo ha le idee molto chiare. Alla fine della scorsa stagione dichiarò che nel 2019 si sarebbe “votato” più alle distanze più corte, alla gare ITU, perché nella sua testa c’era un sogno da (ri)coronare: le Olimpiadi di Tokyo 2020. Dopo quelle di Pechino (2008) e di Londra (2012), dove arrivò la medaglia d’argento. Una rivincita verso Rio 2016, a cui non partecipò per infortunio.

Pur non tralasciando le half e full distance: tra un olimpico e uno sprint, infatti, ha trovato il tempo di laurearsi campione del mondo ITU di triathlon lungo, nella sua Pontevedra.

Fino a domenica 29 settembre, quando alla fine di una gara all’attacco si è aggiudicato l’Ironman 70.3 Portugal, a Cascais, tagliando il traguardo in 3:51:11 e precedendo il francese Dylan Magnien (3:55:43) e l’atleta di casa Felipe Azevedo (3:56:48).


CLASSIFICHE
IRONMAN 70.3 PORTUGAL-CASCAIS


Il primo gradino del podio a Cascais può essere letto anche in un altro modo: Gomez si è così qualificato per l’Ironman 70.3 World Championship 2020, in calendario per il 28-29 novembre a Taupo, in Nuova Zelanda.

Fine novembre. Dopo le Olimpiadi. Chissà che il campionissimo non riesca a firmare il “double”. Anche se, nell’intervista rilasciata al magazine Triathlon Noticias, Javier ribadisce il concetto: prima di tutto c’è il sogno a cinque cerchi.