A Taupo è andato in scena il 35° Ironman New Zealand, una gara tutta da raccontare: in campo maschile i più accreditati alla vittoria Terenzo Bozzone, Cameron Brown e Braden Currie hanno lasciato il più alto gradino del podio al connazionale Mike Phillips.

Tra le donne, ha dominato la statunitense Jocelyn McCauley.

Ti aspettavi Terenzo Bozzone e Cameron Brown, o ancora Braden Currie e invece il kiwi che ha fatto impazzire letteralmente il suo pubblico all’Ironman New Zealand 2019 è stato Mike Phillips, autore di una prova tutta da raccontare, con un guasto meccanico in bicicletta che è sembrato metterlo fuori dai giochi e una maratona stellare che, contro ogni pronostico, gli ha consegnato la vittoria, la sua prima in una gara full distance del circuito con il pallino.

In campo femminile la statunitense Jocelyn McCauley ha bissato il successo ottenuto nel 2017.

Insomma, la 35^ edizione dell’Ironman New Zealand, corsa a Taupo sabato 2 marzo sulle classiche distanze di 3.8K di nuoto, 180K di ciclismo e 42.2K di corsa, ha davvero tanto da… dire.

LA MARATONA DI MIKE PHILLIPS

Mike Phillips questa vittoria se la ricorderà per sempre, e non soltanto perché è la sua prima in una gara Ironman, ma perché è arrivata dopo una gara difficile e per certi versi anche sfortunati. Il triatleta neozelandese, infatti, al 35° K della frazione di ciclismo ha dovuto affrontare e risolvere un problema meccanico alla bicicletta. “Cosuccia” che gli ha fatto salire il gap dal temporaneo leader della competizione Andrew Starykowicz a 17 minuti.

Lo statunitense, nei 180K in sella, ha volato, facendo segnare un tempo record di 4:12:07 e permettendogli, appunto, di poter contare su un considerevole vantaggio sugli inseguitori, primi tra tutti l’australiano Matt Burton e i neozelandesi Braden Currie e Terenzo Bozzone.

Phillips è riuscito a raggiungere Starykowicz negli ultimi 5K della maratona, tagliando il traguardo per primo in 8:05:08, con una maratona perfetta e veloce in 2:40:04 e con 2:24 su Starykowicz (8:07:32). Terzo è giunto Braden Currie (8:09:04).

È stata una giornata “no” sia per Bozzone, costretto al ritiro per un infortunio al bicipite femorale, e per Cameron Brown, per la prima volta obbligato a digerire un pesantissimo quanto raro DNF.


Profeta in patria, Mike Phillips è il nuovo re dell'Ironman New Zealand.

Profeta in patria, Mike Phillips è il nuovo re dell’Ironman New Zealand.


JOCELYN MCCAULEY VINCE A SUON DI RECORD

Per Jocelyn McCauley è arrivato il bis del successo firmato nel 2017. Questa volta però il sapore della vittoria è ancora più intenso, perché la statunitense ha stabilito ben due nuovi record: quello del percorso (8:53:10) e quello sulla maratona (2:58:06).

La sua leadership non è mai stata in discussione. Basti pensare che tra lei e la seconda, la neozelandese Teresa Adam (9:05:32) ha messo, alla fine, ben 12 minuti. Sul terzo gradino del podio è salita un’altra statunitense, Meredith Kessler (9:12:03).


«Ho perso da poco un amico, vittima di un incidente stradale. Questa vittoria la dedico a lui, Frank, a sua moglie Mercedes e alle loro tre bambine. So che da lassù mi ha guardato e ha fatto il tifo per me, mi sono sentita come se avessi un angelo dalla mia parte.»
Jocelyn McCauley


La statunitense fa suo l'Ironman New Zealand 2019 a suo di record (in maratona e tempo totale).

La statunitense fa suo l’Ironman New Zealand 2019 a suo di record (in maratona e tempo totale).


LE CLASSIFICHE
DELL’IRONMAN NEW ZEALAND 2019


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