Terenzo Bozzone correrà, domenica 25 novembre 2018, l’Ironman 70.3 Western Sydney. Sarà la prima gara dopo il grave incidente del luglio scorso, quando fu investito da un camion durante un allenamento in bicicletta.

Terenzo Bozzone ricomincia dall’Australia. Sono passati quasi sei mesi dalla sua ultima gara, l’Ironman Cairns, e cinque dal giorno in cui, durante un’uscita in bicicletta, un camion lo “toccò” scaraventandolo nel fosso a bordo strada. L’impatto fu così forte da fargli perdere conoscenza.

Ora il campione neozelandese è pronto per rigettarsi nella mischia. Lo farà domenica 25 novembre 2018, nell’Ironman 70.3 Western Sydney (1.9K di nuoto, 90K di ciclismo e 21.1K di corsa).

«Forse sono un po’ pazzo, ma è quello che voglio fare. Sono riuscito a tornare in forma nel nuoto e in bicicletta, seguendo un piano di allenamento ben preciso. È la frazione a piedi il grande punto di domanda: sono uscito a correre soltanto nell’ultima settimana. Questo però non mi spaventa, anzi lo trovo emozionante.»


Le aspettative riguardo al risultato finale sono diverse dal solito:

«Solitamente a una gara vado per vincere. Oggi invece non so cosa aspettarmi, ma per me questo test è importante soprattutto per capire in cosa devo migliorare per presentarmi in perfetta forma all’inizio della stagione 2019». 


Il neozelandese Terenzo Bozzone è stato vittima di un grave incidente nei primi giorni di luglio 2018.

Il neozelandese Terenzo Bozzone è stato vittima di un grave incidente nei primi giorni di luglio 2018.


COSA È SUCCESSO A TERENZO BOZZONE


La risalita durante questi cinque mesi è stata caratterizzata da alti e bassi:

«Durante la convalescenza, a rallentarmi è stato soprattutto il lento e per me sconosciuto recupero dalla commozione cerebrale. Ho la fortuna di essere seguito da un ottimo team che mi tiene costantemente monitorato. Ho vissuto tra alti e bassi, ho sofferto molto di mal di testa, umore alterato e stanchezza cronica. Nelle ultime settimane ho ricominciato a sentirmi… normale. I problemi al tendine d’Achille che hanno ritardato la mia ripresa anche nel podismo, con il senno di poi, sono stati una fortuna, perché hanno permesso al cervello di guarire meglio».


In questo periodo Bozzone ha avuto un solo grande obiettivo:

«Cerco di non dare troppo peso all’incidente e alle sue conseguenze.  Mi sforzo sempre di andare avanti e di stabilire nuovi traguardi. Il desiderio di tornare sulla linea di partenza dell’Ironman Hawaii è stato trainante in tutti questi mesi, inaspettati e tutt’altro che ideali. Ma sono ancora vivo e per questo ringrazio ogni giorno Dio».