Daniel Fontana, domenica 7 ottobre 2018, a Penghu, è salito sul gradino più alto del podio dell’Ironman Taiwan. La terza vittoria in una gara del circuito con il pallino, un record per l’Italia, che gli consegna il biglietto per l’Ironman Hawaii World Championship 2019…

Il finale lo deciderà lui. Come, dove e soprattutto quando. Ma stando così le cose, questo finale è ancora lontano. Daniel Fontana continua a farci innamorare del triathlon, a suon di parole, consigli e imprese.

Imprese che spesso finiscono sotto la voce record.

Come quella di ieri, 7 ottobre 2018, all’Ironman Taiwan. È stata la sua terza vittoria in un Ironman, dopo quelle del 2016, sempre a Pengchu, e del 2014 a Los Cabos (Messico), e a nessun triatleta italiano era mai riuscito un “triplete” del genere.

Come quella che mise a segno nel 2013, quando in Florida, fece segnare la migliore prestazione italiana in un Ironman, fermando il cronometro a 08:05:48; un primato che ancora resiste.

Il 2018 per Daniel è stato un anno intenso: la nascita di Leonardo, il suo primogenito, lo ha portato a rivedere tutte le priorità. Prima la famiglia, poi il triathlon, senza per questo togliere al “suo” sport passione e dedizione, ma soltanto ponderando trasferte e gare, con la preferenza per quelle italiane.


Daniel Fontana, in Taiwan, sale sul gradino più alto del podio di una gara Ironman per la terza volta, "firmando" un altro record italiano

Daniel Fontana, in Taiwan, sale sul gradino più alto del podio di una gara Ironman per la terza volta, “firmando” un altro record italiano


La voglia di tornare a Kona, a respirare l’aria del Campionato del Mondo Ironman, però, non l’ha mai abbandonato e così, con intelligenza e strategia, si è schierato al via dell’Ironman Taiwan per cercare di staccare con largo anticipo il biglietto per le Hawaii 2019.

Così è stato. Fontana ha tagliato per primo il traguardo della gara di Penghu in 7:47:35, con un nuoto di 500 metri soltanto, a causa delle condizioni meteorologiche, e i classici 180K di ciclismo e 42K di corsa.

Il portacolori della DDS Triathlon Team, nel 2019, correrà l’Ironman Hawaii per la sesta volta! E sarà un piacere rivederlo su quelle strade hawaiane accompagnato dal suo cuore, la sua grinta, la sua cocciutaggine e ovviamente Leonardo e Micol, la sua compagna.


IL RACCONTO DI DANIEL SULL’IRONMAN TAIWAN

Daniel Fontana ha così commentato la sua prova all’Ironman Taiwan 2018:

«Ho sofferto come forse mai prima, ma sono straordinariamente felice. Questa gara è già di per sé molto dura per il clima caldo e umido, oggi a complicare le cose ci si è messo pure il vento, fortissimo, che ha fatto propendere l’organizzazione per un drastico accorciamento della frazione natatoria. Ho temuto fortemente che questo potesse condizionare la competizione, ma per fortuna le cose sono andate per il meglio. Dopo una gara tiratissima, sono andato in crisi durante la frazione di corsa, ma non mi sarei mai permesso una resa. Volevo questa vittoria e ci pensavo da mesi».


L’italo-argentino spiega così la scelta di partecipare a questa gara:

«Ho ormai 43 anni e so bene che competere con i livelli più alti dell’elite mondiale diventa ogni stagione più difficile. Sono stato intelligente nella scelta della gara: sapevo che con tutti i big ovviamente focalizzati su Kona, avrei potuto trovare in Taiwan una gara meno proibitiva, anche se la starting list non mi dava nessuna certezza a riguardo. Ho gestito al meglio la prova, con intelligenza e lungimiranza. Ho impostato una strategia nutrizionale particolare con l’equipe di Enervit, che mi ha permesso di non avere cali di rendimento e che si è rivelata determinante. Tutto il resto l’hanno fatto le gambe, la pellaccia dura di uno che ne ha passate tante con un pettorale addosso e una disperata voglia di tagliare per primo quel traguardo. A testimonianza che non si può smettere di “avere fame” se si vuole puntare alto».


Con questa vittoria ha mantenuto la promessa fatta a Leonardo prima di partire:

«Sono partito da casa due settimane fa dicendo a mio figlio Leonardo che il prossimo anno lo avrei portato a Kona e ho fatto di tutto per mantenere la promessa; più di quanto veramente avessi oggi nelle gambe e nel motore. I riscontri cronometrici comunque parlano oggettivamente di una prestazione tecnica di ottimo valore e di questo non posso che essere orgoglioso».


Il campione italo-argentino ha "firmato" l'Ironman Taiwan due volte, nel 2016 e nel 2018

Il campione italo-argentino ha “firmato” l’Ironman Taiwan due volte, nel 2016 e nel 2018


Non c’è solo l’Ironman Hawaii nei progetti 2019 di Fontana:

«Questa gara per me è una grande svolta. Ho progetti professionali importanti per l’anno che sta iniziando e non mi riferisco strettamente allo sport praticato. Tra 12 mesi esatti sarò di nuovo a Kona, per la sesta volta in carriera e l’anno che mi separerà da quella gara sarà un anno dedicato interamente al triathlon come movimento. Metterò la mia esperienza e la mia immagine al servizio dello sviluppo e della promozione di questo sport, per far sì che sempre più persone possano conoscerne il fascino e possano iniziare o continuare a praticarlo nel modo più corretto e salutare. Questo sport mi ha dato tantissimo e mi ha permesso di raccogliere in carriera tutte le soddisfazioni che nemmeno avrei potuto immaginare quando ho iniziato. Per questo devo dire grazie alle scelte compiute negli anni; scelte fatte in nome dell’umiltà, della salute, della misura, della correttezza etica e del rispetto per il mio corpo e per tutti i professionisti che in più ambiti mi sono stati accanto».