Domenica 14 gennaio 2018 Lionel Sanders ha vinto l’Ironman 70.3 Pucon. Il canadese, vice campione del mondo Ironman, inizia così alla grande la nuova stagione e racconta come, grazie a Google, il triathlon gli ha salvato la vita…

L’Ironman 70.3 Pucon è l’evento che apre ufficialmente la stagione. Lionel Sanders ha deciso di inaugurare il nuovo anno proprio in Cile, come del resto fece nel 2017.

Il campione canadese è tornato così alle gare dopo l’Ironman World Championship Hawaii 2017, che l’ha visto grande protagonista e secondo al traguardo dopo essere stato in testa fino ai primi chilometri della maratona, qundo Patrick Lange lo ha superato involandosi verso la vittoria mondiale.

Una piazza d’onore che brucia ancora e che nei mesi scorsi lo aveva portato ad allenarsi alla… Rocky Balboa e a dichiarare sul suo profilo Instagram: “Lange, ti sto venendo a prendere.”


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A Pucon Sanders ha fatto il diesel, partendo tranquillo per poi aumentare il ritmo, impressionare gli avversari, soprattutto durante la frazione ciclistica, e andare a bissare il successo del 2017, fermando il cronometro a 3:48:44 e costringendo a un gap importante il messicano Mauricio Mendez Cruz, secondo in 3:56:50. Sul terzo gradino del podio è invece salito il cileno Felipe Barraza (3:58:58). In campo femminile è arrivata la quarta vittoria per l’atleta di casa Barbara Riveros, che ha chiuso in 4:18:59, davanti all’australiana Ellie Salthouse (4:28:09) e alla connazionale Valentina Carvallo (4:41:44).

“E’ stato tutto perfetto e ancora una volta mi sono davvero stupito di come questa comunità sostenga questa gara! Con un tifo e un calore così non puoi non spingere!”
– Lionel Sanders


CLASSIFICHE
IRONMAN 70.3 PUCON 2018


Lionel Sanders, impegnato sul percorso dell'Ironman 70.3 Pucon 2018, ha raccontato di come il triathlon gli abbia salvato la vita

Lionel Sanders, impegnato sul percorso dell’Ironman 70.3 Pucon 2018, ha raccontato di come il triathlon gli abbia salvato la vita


Proprio nei giorni precedenti il canadese ha rilasciato un’intervista al quotidiano cileno La Tercera, parlando di come ha iniziato a fare triathlon

“Ero molto depresso, mi ero rifugiato nell’alcool e non sapevo come uscirne. E un giorno, non mi ricordo esattamente quando, ho pensato che lo sport potesse essermi d’aiuto. Allora ho cercato su Google quali fossero le discipline sportive più dure. E mi veniva fuori sempre il triathlon.”


Dalla ricerca alla pratica per Sanders il passo è stato brevissimo:

“Ho iniziato ad allenarmi ed è cambiato tutto. Grazie al training e alla nuova organizzazione di vita, stavo via via sviluppando abilità fisiche e mentali che ti sono completamente sconosciute quando sei perso nell’alcol.”


Lavoro e sforzo e ancora sforzo e lavoro per diventare uno dei migliori triatleti al mondo, nonostante le sue curiose tecniche di allenamento, come la “the cave of pain“, la “caverna del dolore”:

“Credo che l’allenamento indoor sia meglio di quello effettuato negli spazi esterni, perché non hai alcun impedimento. Mi alleno tutti i giorni in casa. Sono migliorato molto sulla bici e anche a piedi, e posso allenarmi anche se fuori nevica. Nuoto in una piscina con specchi sullo sfondo per migliorare i miei movimenti meccanici. È lì che succede tutto, nella caverna del dolore…”


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