L’azzurro Daniel Fontana ci racconta il suo undicesimo posto colto domenica 23 aprile 2017 all’Ironman Texas, prova valevole come North American Championship, con in palio punti importanti per la qualifica ai Mondiali Ironman di Kona, Hawaii.

«E’ stata una gara molto molto combattuta, ma questo lo sapevo benissimo quando ho scelto di mettermi in gioco qui in Texas. Per fare cose importanti non ci si può sottrarre ai confronti che possono incutere maggiori timori.»

«C’è un tempo per l’astuzia e la strategia di gara e c’è un tempo invece per mettersi fortemente in gioco, senza sconti. Io cercavo un confronto con i migliori al mondo e questa gara era l’occasione migliore possibile per riuscirci.»

«Ho scelto di gareggiare quì in Texas perché un piccolo infortunio mi ha impedito di essere al via il mese scorso in Sudafrica e solo questa era una gara qualitativamente paragonabile a quella.»

«Le cose sono andate molto bene, anche se ho qualche rammarico per il guasto al cambio elettronico che a 10 miglia dalla fine della frazione bike mi ha costretto ad uno stop. Però per abitudine difficilmente sono propenso ad imputare a cause esterne dei deficit di risultato.»

«Senza quello stop forse un ottavo o nono posto sarebbe stato alla portata, ma a fare la storia sono le classifiche e non i ‘se’.»

«Questo piazzamento mi consente di recuperare ulteriori punti per la finale mondiale Ironman delle Hawaii, ma me ne servono ancora 500 circa per essere tranquillo.»

«In questi giorni cercherò di recuperare a pieno le forze e ne approfitterò per pianificare i prossimi appuntamenti agonistici.»