Turismo sportivo: da settore di nicchia a mercato in crescita

Il turismo sportivo costituisce oggi il 10% dell’industria turistica globale, con un fatturato di 800 miliardi di euro e forti opportunità di sviluppo per nuovi territori. Il turismo sportivo può essere considerato come una forma di turismo esperenziale e sembra sia destinato a crescere in modo significativo nei prossimi anni.
L’attività che spinge maggiormente gli italiani ad intraprendere viaggi all’insegna dello sport è lo sci con il 17,9%, seguito dal ciclismo con l’11,4%, il trekking con l’8,5%, la vela con il 4,4%, il surf e il windsurf con il 4,3%, il tennis con il 4,1%, l’alpinismo con il 4,1%, le immersioni con il 3,4% ed infine l’equitazione con il 2,5%.
In questo articolo vogliamo parlarvi del turismo subacqueo, quello in cui si parte all’insegna delle immersioni e dello snorkeling, scoprendo nuovi orizzonti. La forma di comunicazione maggiormente adottata da chi predilige il turismo sportivo è il passaparola (43,3%), poiché consente di reperire informazioni sui territori da esplorare basandosi sulle esperienze dirette delle persone.
Tra le mete emergenti troviamo il Sultanato dell’Oman, uno stato della penisola arabica che si è aggiudicato l’ottavo posto tra le destinazioni da visitare nel 2017 secondo guida Best in Travel di Lonely Planet (Best in Travel 2017).
Anche per questo, oggi vogliamo parlarvi del Sultanato dell’Oman, un luogo che per alcuni può sembrare inappropriato e poco organizzato dal punto di vista del diving, ma che in realtà è il sito ideale per questo genere di soggiorno. L’aspetto più importante della pianificazione di un soggiorno diving in Oman è la meticolosa organizzazione di ogni fase del viaggio attraverso un tour operator affidabile ed esperto che possa individuare la struttura più appropriata per i turisti dediti ai vari sport e attività acquatiche. In genere, le strutture studiate appositamente per i soggiorni “acquatici” sono dotate di tutto ciò che serve per favorire le varie attività tra cui i porticcioli dai quali partono le barche per il diving e la vela. Inoltre, esistono tour operator che propongono anche le crociere subacquee a bordo delle tradizionali imbarcazioni omanite: è il caso di questo tour operator, che offre viaggi di altissimo livello in un Oman davvero inedito, per immergersi non solo nelle acque cristalline, ma anche nella cultura omanita.
Di seguito descriviamo tutto ciò che le Isole Daymaniyat e la regione del Musandam hanno da offrire agli amanti dei viaggi acquatici.

Diving in Oman: l’arcipelago delle Daymaniyat

Le isole Daymaniyat si trovano a circa 18/20 km dalla costa nordorientale, a circa un’ora di viaggio in motoscafo dalla città di Barka. L’arcipelago è composto da 9 isole disabitate e pressoché incontaminate, caratterizzate da spiagge dalla sabbia bianca, scogli, acque basse e da una vita subacquea intensa e variopinta. Ma è il mare la vera attrattiva della zona: pensate che queste acque ospitano più di 85 specie di coralli e oltre 900 specie di pesci. La presenza di squali leopardo, tartarughe, barracuda e talvolta di squali balena sorprende ogni sub, anche il più esperto.
I siti disponibili per le immersioni sono circa una ventina e la profondità può variare dai 9 ai 30 metri. In questa zona ci si può immergere tutto l’anno, le temperature vanno dai 26 ai 30°C nei mesi invernali e rasentano i 40° nel periodo estivo. La temperatura dell’acqua si aggira invece intorno ai 23° in inverno e ai 30° in estate. Si consiglia di indossare una muta umida in neoprene di circa 5 mm per le immersioni prolungate (oltre i 60 minuti). Per le immersioni e lo snorkeling nel parco delle isole Daymaniyat è necessario ottenere un permesso giornaliero nominale e non cedibile.
Tra marzo e giugno queste spiagge si riempiono di tartarughe che vi stazionano nel periodo della riproduzione, ma non solo, questi luoghi sono importanti punti di stazionamento per diverse specie di uccelli migratori, nonché di salvaguardia.
Il governo omanita presta molta attenzione a mantenere questi luoghi inviolati, limitando per esempio il numero dei visitatori subacquei accessibile al sito, un aspetto che garantisce la longevità e il benessere della vita marina in queste acque.
Il mare dell’arcipelago delle Daymaniyat è ricco di plancton e quindi di pesci di ogni dimensione; qui si verifica un fenomeno piuttosto curioso detto “upwelling”: si tratta di un movimento che favorisce la risalita delle acque fredde dal fondale verso la superficie e contribuisce alla crescita della quantità di sostanze organiche e inorganiche nell’ecosistema. Il verificarsi di questo fenomeno può comportare la variazione repentina della visibilità dell’acqua, ma al tempo stesso permette di ammirare pesci molto particolari anche di grandi dimensioni. Solitamente, il periodo migliore in termini di visibilità va da marzo a novembre.

Diving in Oman: la regione del Musandam

La seconda tappa omanita per gli amanti delle immersioni non può non essere la regione del Musandam, un’exclave separata dal territorio omanita che termina con lo Stretto di Hormuz a pochi passi dall’Iran. La penisola del Musandam è bagnata dal Golfo Persico da un lato e dall’Oceano Indiano dall’altro.
Detta anche la “Norvegia d’Arabia”, questa regione è caratterizzata da numerose insenature che dal mare si sviluppano fino all’entroterra dando luogo a bellissimi e suggestivi fiordi. Anche qui, le acque sono piene di vita e di formazioni coralline variopinte che garantiscono punti di immersione molto caratteristici e ricchi di biodiversità. La fauna di questi luoghi comprende un campionario vastissimo di pesci: squali pinna bianca, pesci di barriera, dentici striati, coralli molli dalle tonalità blu e gialle, murene di grandi dimensioni, barracuda, tartarughe, aragoste, cavallucci marini, aquile di mare, tonni e squali.
La temperatura dell’acqua oscilla tra i 21 e i 30°C e permette quindi di immergersi tutto l’anno. Sia per una questione di visibilità sottomarina, che di vivibilità esterna è consigliabile recarsi in Oman durante i mesi invernali, quando il sole è clemente e le temperature non sono proibitive. Per un comfort ottimale durante le immersioni conviene indossare una muta di 5 mm.
La regione è facilmente raggiungibile dal mare mediante le tipiche imbarcazioni omanite, le Dhow, che solitamente sono equipaggiate per le immersioni.

Oltre al turismo acquatico, il Sultanato dell’Oman riserva delle incredibili esperienze anche fuori dall’acqua grazie alla sua geografia variegata che alterna le spiagge chilometriche ai vasti deserti e alle zone montagnose. Per maggiori informazioni sulla situazione geografica, amministrativa e politica di questo paese è possibile consultare la pagina Wikipedia dedicata all’Oman.