Siamo sulla strada del ritorno. Sono reduce da giorni passati come un lampo, ma anche da una gara che sembrava non finire mai. Ho toccato il mio sogno, me lo sono andato a prendere. Anche se sembrava una follia, anche se in fondo lo era.

Non credevo sarebbe stata così dura, o forse lo sospettavo e proprio per questo era ancor più bello il pensiero di arrivare fino a quel traguardo.

Quel traguardo immenso, la full distance.

Sentire la voce che urla “You did it”, l’hai fatto.
Simone l’hai fatto.

Quel pensiero che mi ha accompagnato ogni giorno per un anno, e ogni minuto ieri. Quando la stanchezza era troppa e gli occhi si chiudevano sul percorso di handbike, molto più in salita del previsto, o quando lo sterrato in carrozzina rendeva ogni spinta inutile e la fatica insostenibile.

Oggi è il giorno dopo, il giorno dopo il sudore, dopo il dolore, dopo lo sforzo supremo. Il giorno dopo la gioia, che è scoppiata alla fine. Liberatoria e assoluta.

Scoppiata quando Frodeno, che su quello stesso percorso, aveva appena segnato il record assoluto, mi ha voluto mettere la medaglia e mi ha abbracciato.

Abbiamo urlato, insieme.

Un urlo che era forza, che era coraggio, che era alleanza. Quella che solo condividere la stessa sfida e la stessa fatica può dare.

Il ricordo di questi giorni rimarrà indelebile nel mio cuore, come la gratitudine che oggi sovrasta ogni altro pensiero.

Non esisterebbe IronBaldo senza mio figlio Joele, la mia famiglia, il tifo e l’affetto di tutti voi che mi seguite, senza gli amici, che erano lì, che mi hanno aiutato, sostenuto, tifato ogni momento.

Senza Michele, il mio allenatore e Virna, che si prende cura delle mie braccia sempre sotto sforzo.

Non sarebbe esistita questa avventura senza il supporto concreto dei miei sponsor, che prima di tutto sono persone, amici, complici.

Allora grazie a Simona Michelotti del gruppo SIT, Luciano Nosella di Progeo, Yuri Scarpellini di Rock’n’Roll, Davide Beccaro di Sziols, Fabio Bernardi del Garden di Rimini e naturalmente Daniele Tosi di Grip Dimension e Alessandro Alessandri della TD Rimini, che erano lì con la grande Famiglia del Challenge, a farmi sentire a casa.

GRAZIE!!!

#IronBaldo #roadtoRoth
Grip Dimension Garden Sporting Center Challenge Family Progeo wheelchairs Garmin Enervit Sport Sziols Italia I AM DOPING FREE Challenge Roth

Fonte: profilo Facebook di Simone Baldini


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Simone Baldini alla seconda transizione del suo Challenge Roth 2016

Simone Baldini alla seconda transizione del suo Challenge Roth 2016