Simona Leone ha terminato il 28 giugno 2015 il suo secondo triahlon full distance, l’Ironman France di Nizza. Ecco le sue emozioni lunghe 226 chilometri!

Dopo il mio primo Ironman in Austria nel 2013, ho lasciato passare più di 1 anno prima di farmi convincere dai ragazzi della squadra a rimettermi in gioco per il secondo.

La scelta per me è caduta su Nizza perché economicamente più alla mia portata, ma soprattutto perché amo la Francia e pensare di ritornarci e per di più in una gara del genere mi ha maggiormente motivato.

Inizio così a programmare i miei allenamenti a partire da fine settembre 2014, chiedendo consiglio ai più esperti, senza peraltro avere il riscontro… Ma io sono una testona e inizio in autunno a prepararmi da autodidatta le sedute di allenamento, distribuendo gli allenamenti delle tre discipline spalmati su sette giorni.

Il via dell'Ironman France 2015

Il via dell’Ironman France 2015

Il nuoto, che non ho mai abbandonato, riesco ad incrementarlo e da gennaio, grazie ad alcuni consigli di un caro amico allenatore master, allungo le distanze e incremento la mia forza in acqua, utilizzando per la prima volta pinnette e palette.

La corsa, ormai una parte di me, la preparo bene, in vista della maratona in primavera riesco a svolgere allenamenti duri e collinari grazie a Valerio Caso, che mi segue da vicino e infine mi iscrivo ad un corso di spinning per tutto l’inverno, proseguendo a poche settimane dalla gara: due ore di spinning una volta alla settimana più un paio d’ore sui rulli e, appena la stagione lo permette, una uscita in strada mi hanno portato alla stagione triathlon molto preparata.

Alla maratona di Milano pero’ ho una crisi dovuta all’assillo del crono: ansiosa di fare finalmente il personale in maratona, finisco in un ritiro al 25° e in piena crisi psicologica penso di non essere pronta ad affrontare l’Ironman a giugno…

Poche settimane dopo ritento, portando a termine la Maratona del Riso (senza nessun PB), dopo aver gareggiato al triathlon di Volano con una prestazione (per me) eccezionale.

Così, finalmente ritrovo la mia autostima perduta, mi metto sotto con gli ultimi allenamenti, le gare programmate tra cui la Nove Colli 130K sotto il diluvio universale, e il triathlon massacrante della Diga del 6 giugno.

Ormai manca poco, faccio fatica a scaricare perché quando entri nel circolo degli allenamenti intensi fatichi a fermarti, ma è necessario e rallento.

Simona Leone in zona cambio all'Ironman France 2015

Simona Leone in zona cambio all’Ironman France 2015

Arriva cosi il fatidico giorno finalmente, non ne posso più di questa lunga ed estenuante attesa! Un anno infinito, tutti i sacrifici affrontati per allenarmi tra il mio lavoro, i miei figli e la vita privata.

Insomma, è veramente difficile far coincidere e incastrare tutto e se mi fermo a riflettere o se me lo fanno notare, la domanda “come faccio a fare tutto?” ha una sola risposta: grazie alla presenza delle persone a me più care che mi hanno sostenuto e spronato in questi mesi, grazie a loro sono arrivata il giorno della gara rilassata e decisa.

28.06.2015 ore 6.30 a.m.

Con un tuffo in mare inizia la mia seconda avventura… Per la prima volta nella mia vita mi trovo a gestire il panico in acqua, in mezzo a 2.800 triatleti non riesco a farmi strada per arrivare alla prima boa, faccio ammenda a tutta la mia lucidità e forza di volontà e mi dico “Simona calmati e respira, nuota come puoi ed esci da questa tonnara!”.

E ci riesco, in fondo dura solo 1 ora e 21, esco dall’acqua, inforco la bici e parto per la lunga frazione in bici, dura, durissima. Il caldo non allenta la sua morsa e in salita le gocce di sudore mi entrano negli occhi e bruciano.

Mi butto acqua addosso, in faccia, in testa, il tempo passa così come i chilometri scorrono via sotto le mie ruote, dal caldo ho paura che la gomma si fonda… Ma arrivo in T2, tardissimo ma arrivo.

Dopo i 3.8K di nuoto, Simona Leone corre verso la prima transizione all'Ironman France 2015

Dopo i 3.8K di nuoto, Simona Leone corre verso la prima transizione all’Ironman France 2015

La corsa verso T1 di Simona Leone all'Ironman France 2015

La corsa verso T1 di Simona Leone all’Ironman France 2015

Impegno e sudore per Simona Leone nei 180K di bici dell'Ironman France 2015

Impegno e sudore per Simona Leone nei 180K di bici dell’Ironman France 2015

Dai ho ancora tante ore a disposizione, vediamo ora se riesco a correre. Avverto le gambe stanche, ma inganno il cervello, che mi dice stop, posso farcela, sono solo 4 giri da 10 km, il più è fatto.

Marco mi urla di bere ad ogni ristoro perché fa caldissimo, di bagnarmi la testa ed io lo predo alla lettera fiondandomi per minuti sotto le doccette collocate lungo il percorso. Mi lavo tutta, dalla testa ai piedi… Che poi faranno il conto con le vesciche dovute allo strofinamento delle calze bagnate…

Ma andiamo avanti. Corro per 10K. Ne mancano 3, il sole è ancora alto nel cielo, altissimo e caldissimo, io sono STANCA e a volte sento quella vocina diabolica che sussurra all’orecchio “Simo non ce la fai, fa niente dai molla lì”. Poi la ignoro, anzi la anniento, sono arrivata fino qui dopo un anno di allenamenti e di sacrifici… Ce la faccio!

Simona Leone impegnata nella durissima e caldissima maratona dell'Ironman France 2015

Simona Leone impegnata nella durissima e caldissima maratona dell’Ironman France 2015

Arrivo agli ultimi 20 inesorabili chilometri, siamo ancora un bel po’ di gente in gara. Ormai ogni italiano che incontro è una festa, sembra di essere su un altro pianeta, saranno le allucinazioni? Ormai non guardo più l’orologio cammino e corro adagio.

E Marco è sempre presente a darmi sostegno, consigli e incoraggiarmi.

Trovo due amici del CNM che mi fanno compagnia, qualcuno viene portato via in ambulanza, ma noi resistiamo!

Ultimi 5 km! Il sole non è tramontato nonostante siano le 21, “Dai ragazzi arriviamo correndo, almeno facciamo finta”.

E così, dopo 14 ore e 35 minuti di avventura concludo il mio secondo Ironman. Avevo degli obiettivi cronometrici, è saltato tutto, ma non m’importa, è stato un viaggio bellissimo.

Chi me lo ha fatto fare? Bisogna provare per capire, bisogna entrare in questa bellissima follia chiamata triathlon.
Una cosa è certa… non subito, ma prima un altra iron distance la riprovo, parola di Super Simo!

CRONACA E CLASSIFICA IRONMAN FRANCE 28 GIUGNO 2015
Il sorriso si Super Simo dopo aver tagliato la finish line dell'Ironman France 2015

Il sorriso si Super Simo dopo aver tagliato la finish line dell’Ironman France 2015

La medaglia da #ITAFinisher conquistata da Simona Leone all'Ironman France 2015

La medaglia da #ITAFinisher conquistata da Simona Leone all’Ironman France 2015