“It was a hot and humid day in Texas”… Il campionato Nordamericano di Ironman di domenica 17 maggio si è svolto in una giornata davvero tosta e ha visto imporsi Angela Naeth e Matt Hanson. Diversi azzurri al traguardo, tra cui Lorenzo Zanetti che ci racconta la gara.

A nord di Houston, “in The woodlands” dove il triathlon certamente spopola, l’accoglienza è caldissima: 30°C, 90% di umidità e pochissime zone d’ombra per una start list di altissimo livello: Andreas Raelert, Jordan Rapp, Ben Hoffman, Faris Al Sultan, Matt Hanson, Lionel Sanders e Ronnie Schildknecht; e ancora, tra le donne, Angela Neith, Leanda Cave, Lindsay Corbin, Heater Wurtele e Rachel Joyce.

Alla partenza era attesa anche l’inossidabile Sister Madonna Buder di anni 85, ma proprio per le condizioni proibitive la “iron nun” ha dovuto rinunciare a questa edizione.

La frazione nuoto, wave rolling start in base alla previsione del tempo della prima frazione, è un bastone in un lago che poi devia in uno stretto canale gremito di tifosi e porta a Green Town Park; dall’acqua il più veloce a uscire è Skipworth seguito Brandon, Hoffman e, poco più dietro, da Raelert e Al Sultan.

La frazione ciclistica è velocissima nei primi 40K, anche se molte sono le lamentele per ammonizioni per drafting penalty un po’ affrettate; lo stesso Raelert viene ammonito e la polemica un po’ si trascina sui blog, sempre negli USA una penalty molto contestata costò il mondiale Ironman 70.3 al fratello Michael.

Tra il chilometro 70 e il 120 l’asfalto è rovente, molto “vibrante” per le condizioni del manto stesso e un “head wind” che diventa sempre più impietoso con il passare delle ore e rende la frazione bike impegnativa e dispendiosa.

Intorno al 100° chilometro doppio ritiro per due big, Rapp e Al Sultan; per Faris, iridato Ironman a Kona 2005, arriverà poi a fine gara anche l’annuncio del ritiro (finirà la stagione).

Risulta “stratosferica” la frazione del sorprendente Joe Skipper, 4:10:08, seconda prestazione di sempre su distanza iron, seguito a breve distanza da Lionel Sanders in T2. Poco attardati Raelert e Hoffman e Ronnie con una frazione di circa 4h20′.

La gara in Texas è nota per avere la maratona un po’ più lunga e con la temperatura, l’umidità e la mancanza di zone d’ombra, la terza frazione si trasforma in un vero calvario, nonostante l’ottimo lavoro di oltre 4.000 volontari e la disponibilità di ghiaccio ad ognuna delle aid station che non distano più di 3K l’una dall’altra sui tre giri del percorso intorno al lago.

Hoffman (secondo a Kona 2014) lotta con un naso sanguinante, ma finirà in ottava posizione; Raelert molto sofferente è costretto al ritiro.

Il leggerissimo Matt Hanson, che alla carriera da Pro riesce a combinare un Dottorato in corso, con una maratona sensazionale, in queste condizioni, chiusa in 2 e 45 recupera ben 9 minuti a Skipper e va a vincere.

Sul gradino basso del podio sale infine il rossocrociato Schildknecht (7 vittorie consecutive all’Ironman Switzerland di Zurigo per lui).

Nella gara femminile, la prima a uscire dall’acqua al termine dei 3.8K è Joyce seguita da una ritrovata Cave; le due insieme conducono anche la bici, seguite da Naeth e Wurtele.

All’80° chilometro Angela raggiunge le prime e mette il piede sull’acceleratore; solamente Leanda tiene il passo, arrivando con un distacco minino in seconda transizione.

La canadese Angela Naeth, che si è affacciata recentemente alla distanza regina, ha 3 minuti di vantaggio e riesce a mantenerli per tutta la maratona, trionfando e conquistando il titolo nordamericano. Sul podio con lei anche Leanda e Rachel.

Tra gli #ITAFinisher, al traguardo il più veloce è Lorenzo Zanetti del Triathlon Pinarello che chiude 21° di categoria, pagando un prezzo salato nell’ultima frazione durante la quale spesso è costretto a camminare: «In T2 avevo difficoltà ad alzarmi dalla sedia della zona cambio, ho dovuto riempirmi di ghiaccio ovunque alla prima aid station e da lì in avanti lottare per terminare la maratona. Ma questo è l’Ironman, “finishing is your only f***ing option”».

Gli altri azzurri che hanno terminato la prova sono stati Nicola Zardini, Giacomo Maritati (6° di categoria), Matteo Andreis, Federico Bellin, Armando Armellini e Mauro Cimicchi.

Lorenzo Zanetti, il più veloce tra gli #ITAFinisher all'Ironman Texas 2015, insieme a Faris Al Sultan (sinistra) e Ronnie Schildknecht

Lorenzo Zanetti, il più veloce tra gli #ITAFinisher all’Ironman Texas 2015, insieme a Faris Al Sultan (sinistra) e Ronnie Schildknecht

CLASSIFICA IRONMAN TEXAS 16-05-15

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