The Posh Race

The Posh Race

La prima edizione di The Posh Race si chiude con un successo di… squadra: domenica 6 ottobre, le cinque protagoniste del web reality hanno tagliato il traguardo della Royal Parks Foundation Half Marathon di Londra.

Daniel Fontana, il campione di triathlon ironman, ha scommesso su Silvia Ranzi, Barbara Cologni, Simona Perrini, Lara Vettorato e Daniela Luzio e ha… vinto. Le protagoniste di The Posh Race, il web reality sulla corsa tutto al femminile, domenica 6 ottobre hanno tagliato il traguardo della Royal Parks Foundation Half Marathon di Londra.

Sotto il traguardo della 21 km londinese si sono aspettate, abbracciate e commosse, protagoniste e testimoni di dove possa arrivare la forza e la caparbietà delle donne.

Ad accompagnarle in questa trasferta londinese c’erano Cristiano Rossi, che da vice-coach ha corso la mezza maratona con loro, e Marco Casabona, presentatore di questa prima edizione, sempre pronto a raccontare la vita delle… Posh Runner.

Lara e Barbara hanno chiuso in 2:26:39, Daniela in 2:47:49, Silvia in 3:09:51 e Simona in 3:35:32.
Barbara e Lara hanno fatto un ottimo tempo – racconta Fontana –, Lara ha sempre dimostrato di essere quella più in forma, Barbara era un punto di domanda, perché poteva essere rallentata da un problema al polpaccio che le ha dato fastidio negli ultimi due mesi e dalla sua… pigrizia. Silvia mi ha positivamente sorpreso. All’inizio credevo che avesse preso troppo sotto gamba questo impegno, ma da quest’estate ha cambiato atteggiamento, mi è piaciuta molto, e il risultato di Londra non fa che provarlo. Simona è stata incredibile. Ha fatto un percorso sicuramente più in salita delle altre, ma all’ultimo test agonistico ho avuto la certezza che ce l’avrebbe fatta. Il loro segreto oltre all’allenamento? Sono cocciutissime. E questo porta sempre lontano.

La sfida, Daniel, l’aveva lanciata a febbraio di quest’anno: allenare sei professioniste affermate (Daria Vitali, la sesta concorrente, ha dovuto lasciare il reality a luglio per impegni lavorativi) ponendosi come obiettivo la partecipazione alla 21 km londinese.

Lui ha scelto la distanza, loro la città… Non a caso, una delle capitali dello shopping. Meta ideale per chi come loro è, o meglio era disposta a macinare chilometri soltanto per entrare ed uscire da negozi e show room.

Nel week end della mezza maratona un giro nelle “fashion street” se lo sono concesso e hanno fatto le prove per trucco e parrucco, non solo per la serata da… finisher, ma anche per l’half marathon stessa, perché loro, prima di tutto, sono Posh.

Iniziare e abituarsi a vivere una vita da… atlete, accanto a quella professionale, già sufficientemente complicata, non è stato semplice, ma ci sono riuscite. Ci sono stati momenti in cui hanno pensato “chi me l’ha fatto fare”, giorni in cui piuttosto che andare a fare l’allenamento avrebbero fatto qualunque altra cosa, ma nessuna di loro ha gettato la spugna. E con la determinazione che le contraddistingue hanno vinto la sfida più grande e difficile, quella con se stesse.

Tra noi – racconta Silvia Ranzi, non solo concorrente ma anche producer del reality – Simona è sicuramente la ‘rivelazione’ del programma. Lei, più di tutte noi, è la prova che se c’è volontà, si può raggiungere ogni traguardo e che lo sport, fatto a qualunque livello, è una delle più efficaci medicine per salute e benessere fisico e mentale. Aveva già vinto ancor prima di correre la mezza maratona.

The Posh Race chiude così, con un… meritato successo, la prima edizione. A meritarsi il titolo di Posh Queen è Silvia Ranzi, che non solo ha vinto più puntate (6 contro le 4 di Simona, seconda classificata), ma ha anche finito la mezza maratona, conditio sine qua non per entrare in classifica finale.

The Posh Race è stato un viaggio emozionante – continua Silvia –, fatto con compagne eccezionali. E’ proprio vero che la corsa fa emergere ogni lato del carattere, su tutti quella forza che non sai neanche tu di avere e ti spinge fino all’obiettivo… Il mio grazie va anche a chi ha creduto in Daniel e in noi, come le aziende che ci hanno supportato: Brooks, Health City, Polar, Aramen, Centro Medicina dello Sport Bareggio e il media partner Runner’s World, oltre a Frankie Morello e Orea Malià, che hanno deciso di seguirmi in questa avventura. Aver corso indossando il nastrino della LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori), di cui siamo e continueremo ad essere testimonial, sicuramente ha dato a tutte noi una marcia in più.

Le cinque Posh stanno già pensando e parlando del prossimo traguardo. Voci di corridoio dicono che si tratti della regina delle corse e che ovviamente riguardi un’altra città capitale dello…. shopping.

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Fonte: comunicato stampa www.theposhrace.com