Europei duathlon 2013, da sinistra: Dino Beretta, Maiko Mattiussi e Carlo Croce

Europei duathlon 2013, da sinistra: Dino Beretta, Maiko Mattiussi e Carlo Croce

Sono state due le medaglie raccolte dai nostri Age Group in terra olandese, in occasione dell’ETU Powerman Duathlon Holland, evento che assegnava anche i titoli europei su distanza sprint

Le gare si sono svolte domenica 21 aprile a Horst aan de Maas e 3 italiani hanno partecipato al duathlon sprint (5-20-2.5K).

Partiamo dalla categoria M35-39, in cui era impegnato Maiko Mattiussi. Il friulano, di Basiliano (Udine), recentemente 7° assoluto al Duathlon di Lecco e 2° nella sua categoria agli italiani di duathlon sprint di Romano di Lombardia, è stato il protagonista assoluto del suo Age Group.

I primi 5K di corsa li ha chiusi in prima posizione correndo a poco più di 3′ al km, in un totale di 15’05”. Anche i due successivi parziali sono stati i più veloci tra gli appartenenti alla sua stessa fascia d’età.

I 20 chilometri di bici sono stati completati appena sotto i 48′, mentre i 2.5K finali di corsa in 8 minuti e 52 secondi, per un totale di 57’29”. Il secondo arrivato, lo spagnolo Octavio Perez, è arrivato dopo 1’30”; a chiudere il podio, l’olandese Bas van Beek, giunto a oltre 3′.

Di seguito il suo racconto.
Evento molto bello, con tantissimi atleti da tutta l’Europa a sfidarsi per il titolo europeo nella long e sprint distance. Percorso run all’interno del paese di Horst, poi giro bike da ripetere 2 volte, con parte che ricalcava il percorso run e parte lungo dei rettilinei di 2 km interrotti da curve secche, sempre contro vento! Dopo tanta attesa e ansia, alle 14:35 puntualissimi si parte a manetta con primo km a 2’52”! La mia tattica è semplice: botte da orbi nel primo run e così è stato con 4.8 km a 3’10” al km e 5° posizione assoluta. Quindi tenere duro fino alla morte in bici, sfruttando le curve e i rilanci dove gli altri atleti con bici da crono erano un po’ svantaggiati e a forza di rilanci a 5 km dalla fine i crampi hanno iniziato a farsi sentire. Intanto, una decina di atleti mi aveva passato, ma nessuno di loro rientrava nei mia categoria, erano quasi tutti dei ragazzini di vent’anni… Beati loro! Finita la bici, a oltre 38 km/h di media (e col vento che c’era è stata molto dura), si riparte per l’ultimo run dove prendo subito 3-4 atleti. Arrivano purtroppo i crampi che mi costringono a correre senza poter spingere a tutta come volevo, ma la paura di dovermi fermare era troppa quindi ho lasciato passare 2 atleti nello sprint finale e questo mi brucia ancora un po’. Linea d’arrivo, controllo in maniera spasmodica i pettorali di quelli davanti a me e mi rendo conto che potrei essere primo di categoria! Ma non si sa mai… Cerco di trattenere la gioa e devo aspettare oltre 2 ore per poter leggere in classifica che ero… UNO! Bella la premiazione con oltre 500 persone ad assistere, festa con gli altri 2 atleti italiani e una sola birra per festeggiare: avevo talmente mal di stomaco dallo sforzo che non c’è la facevo a mandare giù niente… Sono molto soddisfatto a livello di preparazione per il fatto di essere arrivato in condizione perfetta per l’evento, una gran bella emozione e tanta gioia che ripaga di tanti sacrifici, era da settembre che preparavo questa gara! Da notare come gli altri paesi tengano tantissimo a questo tipo di manifestazioni per age group, la nazionale inglese dal primo all’ultimo con divisa da gara perfetta e tuta completa, addirittura con le bandierine da dare ai loro sostenitori durante la gara; nazionale tedesca, francese, olandese, irlandese tutti con accompagnatori ufficiali della federazione… Io ho dovuto correre grazie al fatto che il body della mia società (UDINE TRIATHLON) ha scritto ITALIA sul davanti, la FITri al momento di partire per l’Olanda non aveva un body da darmi. Naturalmente l’avrei pagato di tasca mia, ma non proprio non c’era… Peccato.

Un’altra medaglia preziosa è arrivata dal sempre presente Dino Beretta, brianzolo del Free Mind Team che da diverse stagione è sugli scudi, sempre a lottare per le posizioni di vertice in Italia e nel Mondo.

Nelle ultime stagioni è stato capace di vincere l’oro nel 2011 gli Europei di duathlon a Limerick (Irlanda), l’argento nei Mondiali di Gjion e il titolo tricolore; quindi nel 2012 è arrivato 2° negli Europei di Horst aan de Maas e terzo nella rassegna iridata di duathlon classico di Nancy.

E’ tornato a Horst agguerrito più che mai ed è riuscito ancora una volta a centrare il podio. Dopo primi 5 km, chiusi in 17’45” è arrivato in T1 a meno di 10″ dai due battistrada, i britannici Barry Jameson e Dave Littlemore; in bici Jameson è scappato via, mentre Littlemore ha subito il rientro di Beretta che si presentato in T2 in seconda posizione.

Qualche secondo di troppo perso in transizione e la lotta negli ultimi 2.5K con Littlemore è andata avanti sino all’ultimo metro, con il nostro azzurro costretto ad arrendersi per 1 solo secondo, ma felice per il bronzo portato a casa.

Infine, il trio azzurro si completa con il milanese Carlo Croce che nella categoria M55-59 si è piazzato al 12° posto assoluto, a oltre 8′ dal vincitore, 5 minuti e mezzo dal podio e a poco più di 2′ dalla top ten.