Per la terza volta il triatleta spagnolo Marcel Zamora si è imposto all’Embrunman, mitico e durissimo triathlon 226 che si disputa, dal 1984, ogni anno il giorno di Ferragosto a Embrun (Francia).

Partenza di notte per i 3.800 metri di nuoto, quindi 186 km di bici con salite massacranti, tra cui il Col d’Izoard, e infine la maratona, anch’essa molto impegnativa dal punto di vista muscolare.

Zamora ha avuto la meglio riuscendo nei 42K finali a recuperare il gap accumulato dal connazionale Victor Del Corral, presentatosi primo in T2, e dall’australiano David Dellow, secondo alla transizione bici-corsa.

Il catalano, portacolori della squadra italiana Peperoncino Team, è stato l’unico capace di scendere abbondantemente sotto le 3 ore nella maratona, infliggendo al traguardo un distacco di quasi 9′ a Del Corall e di oltre 13′ a Dellow.

Più staccato, sopra le 10 ore, il quarto classifcato, il francese Benoit Augueux, mentre il campione in carica Hervé Faure non ha nemmeno preso il via.

Primo degli azzurri al traguardo è stato Matteo Annovazzi, autore di una prestazione davvero notevole e anch’egli alfiere del Peperoncino Team; la squadra guidata da capitan Gianfranco Mione è riuscita, anche grazie alle prestazioni di Alberto Roviera (16°) e Diego Ranghetti (28°) a vincere anche la classifica a squadre, cogliendo un prestigioso risultato che dà ulteriore lustro a una stagione da incorniciare.

Di seguito le dichiarazioni di Marcel Zamora e Matteo Annovazzi.

MARCEL ZAMORA: “Oggi è stato il giorno più grande della mia carriera, avevo bisogno di questo successo per sentirmi vivo con il mio lavoro. Grazie alla mia testa sono riuscito a soffrire e combattere per ciò che avevo sognato da tanti mesi. Grazie a tutti per l’incoraggiamento, soprattutto al mio fans club, tra familiari e amici erano più di 40“.

MATTEO ANNOVAZZI: “La partenza del nuoto al buio, l’impressionante dislivello della bici e della maratona e il mito di questa gara mi hanno fatto vivere una giornata da favola. L’ottavo posto è stata la ciliegina sulla torta anche se, con una migliore condizione fisica e un clima più fresco, si sarebbe potuto fare un po’ meglio. Grazie al mio “fans club” che si è spostato in massa e ha contribuito al raggiungimento del mio buon risultato. Grazie Giorgio, Diego, Fausto, Lele, Lidia, Gianluca, Michele, Laura, Fiorenzo, Elvira, Massimo… e Laura, che mi ha sopportato e supportato in questi mesi”.

Per quanto riguarda la gara femminile, stratosferica Jeanne Collonge che non lascia scampo alle sue avversarie: è in testa sin dalle prime bracciate e arriva al traguardo con oltre 33′ di vantaggio sull’altra transalpina Isabelle Ferrer (argento 2011) e quasi 41′ sulla campionessa in carica, la magiara Erika Csomor.

Ancora una top ten centrata all’Embrunman dalla portacolori dell’Alba Triathlon Laura Mazzucco: “muturin” si è piazzata al 10° posto, 2^ nella sua categoria.

In tutto sono stati 27 gli atleti italiani che sono riusciti a laurearsi finisher, dopo Roviera e Ranghetti, si è messo in luce anche Francesco Marchisio.

Due ore più tardi della partenza del triathlon 226, si è corso anche un triathlon olimpico (1.5-43-10K) che ha fatto registrare una doppietta francese: trionfo per il giovane junior Simon Viain, davanti ai connazionali Cyril Viennot e Olivier Marceau; e per Charlotte Morel, davanti all’altra transalpina Alexandra Louison e alla ceca Radka Vodickova.

Nove gli italiani che hanno partecipato e terminato la prova, Sandra Peluso e Davide Magrini i più veloci.

CLASSIFICA EMBRUNMAN
CLASSIFICA TRIATHLON COURTE EMBRUN
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