Il sesto successo di Alessandro Fabian agli Italiani di triathlon olimpico di Sapri 2014

Il sesto successo di Alessandro Fabian agli Italiani di triathlon olimpico di Sapri 2014

Sabato 13 settembre si è svolto per il secondo anno consecutivo a Sapri (SA) il Campionato Italiano Assoluto e Under 23, con gare appassionanti dal punto di vista tecnico che hanno altresì regalato spettacolo e grandi emozioni al festante pubblico presente.

Il ritorno a Sapri è stato per me davvero piacevole e stimolante: anche quest’anno ho avuto la possibilità di offrire il mio servizio come speaker nell’appuntamento più importante del calendario nazionale della Federazione Italiana Triathlon.

E proprio per questo, tutti noi “attori” in questa due giorni, atleti, addetti ai lavori e anche spettatori, eravamo chiamati a impegnarci a fondo per vivere insieme questa intensa giornata di sport.

Prima di passare alla cronaca, mi sento di dire un grazie di cuore all’amico Luigi Mastriani, il Direttore Gara: per il suo coraggio, la sua lungimiranza, la sua passione, pazienza e professionalità: la lista dei suoi aiutanti è lunga, a partire da sua moglie Margherita (dietro un grande uomo…) e dal suo braccio destro Giocondo (auguri di pronta guarigione per il piccolo incidente occorsogli sul campo!).

Luigi ha portato l’anno scorso, per la prima volta nella storia del triathlon azzurro, nel Meridione dello Stivale il Campionato Italiano di Triathlon Olimpico; e quest’anno ha fatto il bis, riuscendo a risolvere anche gli inevitabili problemi che si erano verificati nella prima edizione, peraltro di ottima fattura, e riuscendo a confezionare un evento degno davvero di fregiarsi del titolo Tricolore.

Raramente nei miei 20 anni di triathlon ho assistito a una unità di intenti e una collaborazione così proficua e ben riuscita tra lo staff organizzativo (Ermes Campania Triathlon) e gli Enti Locali (i Comuni di Sapri e Vibonati, presenti con Sindaci e Assessori non solo per prendersi gli applausi alle premiazioni sul palco, ma sul campo per godersi la gara ed essere immediatamente operativi in caso di problemi), le Forze dell’Ordine, lo staff Medico, la Protezione Civile, i volontari della sicurezza in acqua, presenti in gran numero e sempre precisi nello svolgimento dei loro compiti.

Splendidi poi i “ragazzi in blu” di Sapri, presenti sul campo gara, sorridenti e pronti a offrire il loro servizio per tutti gli atleti, dal primo all’ultimo.

E ovviamente la Federazione Italiana Triathlon che ha dato un apporto fondamentale, coprendo al meglio l’evento con un prezioso supporto logistico, di comunicazione e di dialogo con il territorio.

Anche se tutto è andato assolutamente per il verso giusto, sicuramente dei problemi e delle incomprensioni ci saranno state anche quest’anno, la natura umana lo “prevede”.

Ma quello che è emerso al termine di questa due giorni di Sapri (sabato 13 settembre gli Italiani, il giorno dopo un triathlon sprint) è che quando si lavora scegliendo con forza la direzione del bene comune, quando si lavora cooperando per arrivare a centrare lo stesso grande obiettivo, non si può che arrivare a cogliere frutti deliziosi.

Per quanto riguarda la cronaca della gara, non si può che partire dal fondo, ovvero dalle gesta di due grandi atleti: i passi leggeri, veloci e allo stesso tempo potenti dell’ultimo esemplare esistente al mondo di gazzella rossa, la nostra magnifica Anna Maria Mazzetti; e il ruggito potente, che ha riecheggiato per tutta la magnifica baia di Sapri, del Re Leone del triathlon tricolore, Alessandro Fabian.

Loro sono stati i due grandi protagonisti sabato 13 settembre, hanno sbaragliato la concorrenza e hanno meritatamente indossato la maglia Tricolore sulla distanza olimpica, quella su cui ci auguriamo di vederli entrambi impegnati tra poco meno di due anni, a Rio de Janeiro: per la terza volta tricolore di specialità per Anna, sesta volta per Alessandro!

Le prime a partire sono state le ragazze, alle 9 del mattino. Al via purtroppo degli infortuni ci privano della possibilità di vedere in azione altre due grandi interprete azzurre: Alice Betto, top ten finale nel rank iridato e la campionessa in carica Charlie Bonin.

Ma le altre campionesse azzurre sono lì presenti e tra loro ci sono anche diverse giovanissime che vogliono dimostrare il loro talento anche nell’olimpico: tutte hanno in testa un solo obiettivo, il gradino più alto del podio, glielo si legge negli occhi quando una dopo l’altra sfilano per allinearsi sul pontone di partenza.

Nuoto su due giri, con uscita all’australiana dopo i primi 750, e subito davanti a tutte si mette la portacolori delle Fiamme Oro Gaia Peron, che trasuda grinta e determinazione ad ogni bracciata.

E’ lei la prima a toccare terra e a correre verso la prima transizione, seguita da Veronica Signorini, Alessia Orla, Mazzetti, Margie Santimaria, Angelica Olmo, Elisa Marcon ed Elena Maria Petrini.

E proprio la minervina purtroppo è protagonista di una caduta che le fa perdere il treno buono; nonostante qualche problema alla sua bici, l’azzurra ha continuato caparbiamente la gara è ha poi terminato al decimo posto.

In bici, gruppo compatto che chiuderà i 38.4K incrementando di oltre 2′ il vantaggio sulle inseguitrici, la transizione è velocissima e subito sin dai primi metri davanti a tutte c’è Anna la gazzella rossa.

La sua progressione è micidiale e al termine di quattro giri vissuti in solitaria arriva il meritato trionfo e il tris Tricolore.

Alle sue spalle, arriva Angelica Olmo: la Junior del Pianeta Acqua era alla sua prima volta sulla distanza olimpica, ha tagliato la finish line quasi incredula, davvero felice per un risultato che le regala due medaglie, l’argento Assoluto e l’oro Under 23, e soprattutto le fa fare un ulteriore salto di qualità, utilissimo per il prosieguo di quella che ci auguriamo tutti possa essere una carriera luminosa.

Bellissima la lotta per il terzo gradino del podio tra le due compagne dello squadrone delle Fiamme Oro: la medaglia di bronzo se la mette al collo Gaia che precede Margie per 14″, davvero brave entrambe.

Quinta piazza conquistata da Elisa Marcon, del Triathlon Rari Nantes Marostica, capace anche lei di una gara di vertice che la premia con l’argento U23, così come Alessia Orla, DDS, che giunge sesta 1′ dopo e chiude il podio U23.

Al settimo posto si piazza Sara Dossena che, uscita attardata dall’acqua, è stata costretta a una gara in rimonta, culminata con il miglior 10K di giornata che le ha permesso di risalire diverse posizioni grazie a un’azione di corsa da keniana.

Completano la prestigiosa top ten degli Italiani, Veronica Signorini (Triathlon Cremona Stradivari), la seconda Junior azzurra Giulia Sforza (Azzurra Triathlon Team) e, come già detto, Petrini.

La gara maschile prende il via alle 15, ovviamente sugli stessi identici percorsi: le nuvole sono completamente sparite nel cielo, il sole rende l’atmosfera ancora più incandescente.

Tra gli uomini non manca proprio nessuno, tutti i big sono lì allineati uno a fianco all’altro sul tappeto blu steso sul pontile, si aspetta solo il suono della tromba per dare il via alla battaglia.

La corsa sul bagnasciuga, la lotta con le onde all’ingresso in acqua e poi il mulinare di braccia frenetico per prendere posizione e direzione verso la prima boa. Dopo 1 minuto di distanza partono anche gli atleti della seconda batteria, in tutto sono 145 al via.

Un uomo solo al comando! Con qualche metro di vantaggio al termine del primo giro, ecco l’ultima onda ed eccolo emergere, Alessandro Fabian! Gli applausi, lui si volta e poi, come racconterà anche nell’intervista post gara, rallenta leggermente la presa e aspetta che i diretti inseguitori tornino sui suoi piedi perché vuole che lo seguano, vuole tenere il ritmo alto per tutti.

Altri 750 metri e le cose non cambiano, sempre Fabian davanti a tutti, a dominare la gara e dettare il ritmo. Alle sue spalle, tra gli altri ci sono Mattia Ceccarelli, Delian Stateff, Andrea Secchiero, Riccardo De Palma, Manuel Biagiotti, Giulio Molinari, Luca Facchinetti, Davide Uccellari, Riccardo Salvino, Michelangelo Parmigiani, Gregory Barnaby e Daniel Hofer.

E proprio l’altoatesino si elimina da solo con una scivolata all’uscita della zona cambio; si ferma anche Andrea De Ponti, in giornata no, e poi una caduta toglie dai giochi pure Salvino, Barnaby e i due UNI.Team Trento Parmigiani e Pozzatti (giornata di certo non fortunata per i trentini che hanno visto anche Ilaria Zane costretta al ritiro per una caduta in bici).

Tentativi di fuga sempre rintuzzati, con Ciuti, Uccellari, Molinari, Fabian e Ceccarelli tra i più attivi, schermaglie che si esauriscono in un nulla di fatto, ma intanto il vantaggio del gruppo dei battistrada aumenta e in T2 arrivano in 10 compatti con oltre 3′ di margine sugli inseguitori.

Fabian è velocissimo e fa una T2 da ITU World Series, un’altra prova di forza per chiarire a tutti che la sua supremazia è netta, e sin dal primo metro di corsa comincia il suo assolo finale.

Quattro giri in spinta, con la fame di vittoria che gli si legge negli occhi e traspare nei suoi muscoli e nel suo gesto tecnico. Ed eccolo arrivare sul tappeto rosso, gli ultimi metri che lo separano dal suo sesto titolo tricolore.

I cinque agli spettatori e poi il Carabiniere azzurro alza verso il cielo lo striscione d’arrivo stretto tra le mani. Il Tricolore fortissimamente voluto è suo, il Re Leone ha dimostrato tutta la sua forza e il suo ruggito si è fatto sentire su tutto il campo gara di Sapri.

La medaglia d’argento è conquistata dal portacolori delle Fiamme Azzurre Davide Uccellari: Uccio fa segnare il secondo split di giornata a piedi, 39″ peggio del vincitore, al termine di una prova sempre di testa, gestita con intelligenza e la solita voglia di emergere e conquistare traguardi importanti. Per lui arriva anche la conferma della medaglia d’oro nella categoria Under 23.

Al completare il podio Luca Facchinetti del TT Ravenna che si conquista la medaglia di bronzo e va ad affiancare dunque sul podio la sua compagna Peron.

A completare i “magnifici 10” arrivano nell’ordine Mattia Ceccarelli (TD Rimini), il conquistatore del Challenge Walchsee Giulio Molinari (Carabinieri), Manuel Biagiotti (Friesian Team), Delian Stateff e Riccardo De Palma (entrambi della Minerva Roma, si mettono al collo argento e bronzo Under 23), Andrea Secchiero (Fiamme Oro) e Danilo Brustolon (Fiamme Oro), autore del terzo tempo, primo del gruppo inseguitori al termine di una bella rimonta.

Al traguardo continuano ad arrivare gli atleti, affaticati e contenti, assolutamente soddisfatti per la qualità della gara a cui hanno partecipato. Al termine del pasta party, la cerimonia delle premiazioni, con l’inno nazionale suonato dalla banda di Sapri, sancisce la fine di questa fantastica giornata di triplice.

Quello che mi rimane al termine di questa due giorni è davvero una profonda gioia: la famiglia del triathlon vuole crescere e affronta i problemi guardando avanti. Fiero di poterne essere partecipe e testimone, domenica dopo domenica, nuotando, pedalando e correndo con i miei amici e compagni di fatica, o godendomi lo spettacolo e descrivendolo con un microfono in mano e poi dietro la tastiera del mio portatile.

Arrivederci a Sapri nel 2015!

INTERVISTE
ANNA MARIA MAZZETTI
«Campionessa Italiana di triathlon olimpico per la terza volta, sono molto contenta! Complimenti anche alle mie compagne di squadra Gaia Peron e Margie Santimaria, oltre che alla seconda classificata, la giovanissima Angelica Olmo.»

ANGELICA OLMO
«Che dire… Sorpresa e molto contenta di questo secondo posto assoluto agli Italiani di Sapri! E ovviamente anche per il titolo italiano tra le Under 23. Come mio primo olimpico è stata dura gestire gli sforzi, ma direi che è andata più che bene. Complimenti anche ad Anna e Gaia.»

ALESSANDRO FABIAN
«È stata una stagione strana con risultati di rilievo, come ad esempio le medaglie al campionato Europeo, alternati a momenti più complicati. Oggi ero carichissimo, volevo vincere questa gara ed ho corso con una determinazione che, forse, avevo un po’ smarrito nell’ultimo periodo. Il bilancio dell’anno era già positivo prima di questo titolo italiano, ma ora questo finale di stagione acquista un sapore particolare, ho ancora delle gare cui tengo. Voglio chiudere alla grande.»

DAVIDE UCCELLARI
«Un altro titolo italiano Under 23 e un 2° posto assoluto. Gara di testa, sempre nelle posizioni che contano, peccato per la stanchezza nella frazione di corsa, le tante gare e gli allenamenti duri in vista della Coppa del Mondo si sono fatti sentire. Un ringraziamento a Lorenzo Ciuti per la grande collaborazione in bici e a tutti gli U23! Bravissimi 1alefabian e 3facco!»

LUIGI BIANCHI – Presidente Federazione Italiana Triathlon
«Ci sentiamo ormai “cittadini onorari” di questa splendida città, per come ci accolgono e per come supportano il nostro sport; siamo grati per la grande cura che viene data alla sicurezza dei nostri atleti e per l’entusiasmo che questa città ci rivolge.»

CLASSIFICA CAMPIONATO ITALIANO TRIATHLON OLIMPICO SAPRI 13-09-14
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